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Salve a tutti, sono Masayoshi Yokoyama. Ho scritto, diretto l’audio e collaborato alla produzione di tutti i giochi della serie Yakuza sin dal primo capitolo del 2005. Da Yakuza 5 in poi, incluso il prossimo Yakuza: Like a Dragon, sono anche il produttore capo.
La serie Yakuza è trainata dalla forza dei suoi personaggi, quindi cambiare il protagonista ha prodotto una modifica sostanziale dei principi della saga. Kazuma Kiryu era il tipo di personaggio che crede esclusivamente nella propria abilità e si getta a testa bassa contro i nemici. Ma quando Ichiban Kasuga (il protagonista di Yakuza: Like a Dragon) si ritrova nella stessa situazione, la differenza è enorme.
Ichiban è irrazionale, inefficiente e improduttivo. Anche se queste sono caratteristiche più identificabili da un pubblico giapponese. È uno yakuza vecchio stile, tutto d’un pezzo, che fa solo ciò che vuole ed è motivato esclusivamente dalle sue emozioni, dalla sua umanità e dall’amore.
Per certi versi, è simile a Kazuma Kiryu. A differenza di Kiryu, che era sempre “cool” (o almeno ci provava), Ichiban Kasuga è più impacciato, confuso e… quanto più lontano dal “cool” si possa immaginare in tutto ciò che dice e che fa.
Questo è un concetto piuttosto giapponese, ma diversi personaggi del gioco hanno un’idea di se stessi eroica, di tipi che “parlano con le loro azioni”, tipica degli yakuza. Quindi sono convinti di non aver bisogno di parlare per dare l’esempio. Comunque, Ichiban è il tipo di persona che preferisce chiarirsi a parole.
Ichiban è eroico e carismatico, ma non è un superuomo come Kiryu. Per quanto riguarda reputazione e potere, è all’ultimo gradino nella gerarchia della malavita. Quindi, per rappresentarlo come un uomo in grado di affrontare dei poteri forti, abbiamo avuto bisogno di affiancargli degli amici. A differenza di Kiryu, Ichiban ama parlare, ridere e giocare. Ha un carisma totalmente all’opposto di quello di Kiryu e sa farsi voler bene dalla gente. Le persone che inizialmente si sono avvicinate a lui perché ne condividevano le intenzioni si ritrovano ben presto a diventare sue amiche, la sua “banda”. Insieme, affronteranno nemici potenti.
Per esprimere i cambiamenti che Ichiban Kasuga ha apportato al gioco, avevamo bisogno di cambiare drasticamente il gioco stesso: dal sistema di combattimenti ai minigiochi sparsi per la città. In altre parole, cambiando il protagonista da Kazuma Kiryu a Ichiban Kasuga, il gioco stesso è stato scosso alle fondamenta.
Questo cambio di protagonista ha rappresentato un’occasione incredibile per il team di sviluppo: dopo aver lavorato per 15 anni e 13 giochi su questa serie, abbiamo avuto la possibilità di avventurarci in un territorio del tutto nuovo.
Masumi Arakawa è un uomo alla mercé dei suoi tempi. Ha molto a cuore le tradizioni preservate dalla società Yakuza sin dall’antichità: il giuramento che lega un patriarca agli uomini abbandonati dalle loro famiglie, che diventano come suoi figli. Anche Masumi Arakawa diventa uno yakuza per circostanza simili, dopo essere stato costretto a separarsi dai suoi consanguinei.
Come risultato, Arakawa tratta la sua famiglia Yakuza come se i membri fossero davvero suoi figli. Ciò complica il rapporto con Masato, il suo vero figlio. Qual è il valore del legame di sangue? Che cosa significa essere una famiglia? Quanto ci si può fidare degli altri? Il personaggio è stato creato per porre esattamente queste domande. Per come la vedo io, Masumi Arakawa è l’altro protagonista del gioco. In effetti, è lui ad avviare la storia.
Quando ho disegnato la banda, la mia idea era creare personaggi che si abbinassero naturalmente a Ichiban Kasuga e all’ambientazione della città di Yokohama.
Saeko è affascinante, ma anche molto alla mano e cambia idea rapidamente. Se fosse cresciuta nella stessa situazione di Ichiban, forse avrebbe vissuto in modo simile a lui. Per me, è come un riflesso del protagonista.
In comune con Ichiban, ha la caratteristica di essere un po’ una ficcanaso. Non lascia mai i suoi amici nei guai e fa sempre la cosa giusta, anche quando sa che è pericoloso. Per sfruttarne la personalità, i suoi lavori e abilità contribuiscono ad “aiutare la banda”.
La trama richiedeva l’introduzione di un senzatetto, quindi all’inizio è stato creato esclusivamente per questo. Alla fine, è diventato la seconda persona che salva la vita a Ichiban Kasuga.
In realtà, il numero di senzatetto come quelli della storia è in diminuzione. Sempre più persone vivono permanentemente in strutture d’assistenza pubbliche o in Internet/Manga cafè.
Comunque, per la storia del gioco avevo bisogno di rappresentare il momento in cui Ichiban Kasuga era quasi morto e riusciva a risalire grazie all’incontro con persone forti e resistenti, che vivevano in un ambiente addirittura più difficile di quello in cui lui si era ritrovato in passato. Per questo ho creato Nanba.
Per me era molto importante rappresentare realisticamente nel gioco l’età dei personaggi. A prescindere dalla loro età, i personaggi nelle opere d’intrattenimento giapponesi sono sempre maturi. Per esempio, nei film la maggior parte degli attori ha 10 anni in più dei personaggi che interpreta. Quindi c’è una sorta di divario fra l’immagine e la realtà.
Volevo questo per il gioco. Ho pensato a come agirebbe un vero quarantaduenne ed è così che ho creato il personaggio di Adachi, che è vicino ai 60 anni.
In Giappone, per molte aziende pubbliche e private l’età del pensionamento è fissata a 60 anni. Nella realtà, pochissime persone vanno in pensione a quell’età. Inoltre, in confronto a 20 anni fa, ora i sessantenni sono molto più in salute. Molte persone di quell’età vanno in giro, si divertono e non considerano l’età del pensionamento che qualcun altro ha deciso per loro. Fanno solo ciò che vogliono. Adachi è un personaggio che rappresenta gli “anziani” di oggi e ho pensato che fosse il nuovo compagno di viaggio perfetto per Ichiban.
Nel gioco, il suo rapporto con Ichiban inizia così: un detective che incontra uno yakuza. Ma una volta estrapolati entrambi dal loro ambiente, diventa un membro importante del team in qualità di pianificatore generale e addetto al buonumore.
Personalmente, non volevo rappresentare un detective come professione, ma come il tipo di compagno che vorresti sempre al tuo fianco. E credo che Adachi abbia ricoperto questo ruolo alla perfezione.
Per questo gioco abbiamo ricreato tutto: dai personaggi al sistema di gioco. Ma il titolo è ancora uno Yakuza a tutti gli effetti, al punto che ha stupito persino noi. È una sensazione difficile da esprimere a parole e ancor di più con i trailer. In quanto produttore del gioco, questa cosa mi ha preoccupato molto. Ma come creatore, non potrei essere più emozionato. Quando lo giocherete, capirete che cosa intendo.
Gli RPG non devono per forza essere limitati a spade e magia. Per me, sono uno strumento fondamentale per raccontare storie di amicizia. I cambiamenti apportati da Ichiban Kasuga, il nuovo protagonista, scriveranno una pagina nelle vite dei giocatori. Siamo certi che sia l’esperienza videoludica migliore di sempre. Speriamo che vorrete imbarcarvi in quest’epica avventura insieme al cast di nuovi amici!
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