Un aggiornamento sulla prossima avventura per PS4/PS Vita targata Kitfox
Ciao a tutti gli appassionati di PlayStation! Sono Tanya Short, progettista di Kitfox Games. Forse vi ricorderete il mio post dell’anno scorso in cui annunciavo che Moon Hunters sarebbe uscito per PlayStation 4 e PS Vita. Da allora, il gioco è cresciuto tantissimo! Abbiamo due nuove classi, l’ambiente di montagna e quello di fiume e, ultimo ma non ultimo, il sistema di cucina. Tutto sta procedendo bene e il gioco uscirà su PlayStation 4 nella primavera del 2016.
Oggi voglio parlarvi del sistema di cucina, che è stato davvero piacevole da sviluppare.
Su internet è facile trovare tante storie dell’orrore su Kickstarter, soprattutto quando si parla di usarlo per sviluppare titoli indie. Si parla di come la pressione sia schiacciante, di come la community si possa ribellare, di come si possa finire sul lastrico a causa di tutte le ricompense per i finanziatori… insomma, il fallimento è in agguato dietro a ogni angolo.
Seduti alla propria scrivania, la pressione sanguigna può schizzare alle stelle anche solo a causa di un commento che dice: “Fantastico!!!”. Sembra quasi che i finanziatori vogliano dire: “Sarà meglio che questo gioco sia fantastico… altrimenti saranno guai!!!”. Sembra impossibile che degli sconosciuti possano essere davvero emozionati, quando hai potuto esprimere solo una frazione del tuo progetto con poche parole e qualche GIF.
Tuttavia, abbiamo avviato la nostra campagna di Kickstarter durante il PAX Prime dell’anno scorso, il che mi ha permesso di incontrare di persona i nostri finanziatori. Ho così scoperto che quei punti esclamativi nei loro messaggi non sono minacce, ma puro ottimismo. Finanziare un progetto su Kickstarter è un atto estremamente ottimista. I finanziatori si mettono dalla parte di un creatore in difficoltà, in lotta contro tutti quegli ostacoli che l’hanno spinto ad affidarsi a Kickstarter.
È passato un anno intero dalla nostra campagna di Kickstarter per Moon Hunters (kickstarter.com/projects/kitfoxgames/moon-hunters-a-myth-weaving-rpg). Avevamo promesso che, se avessimo raggiunto i $75.000, avremmo sviluppato una versione del titolo per PlayStation 4. Questo ha migliorato molto la nostra community. Infatti, dopo aver annunciato che il gioco sarebbe uscito per PS4, non solo abbiamo ricevuto più finanziamenti, ma i sentimenti positivi riguardo al titolo sono aumentati molto. Non so se è perché c’è qualcosa di speciale nei giocatori di PS4 che amano i titoli indie, o se semplicemente tutti sono più ottimisti quando si parla di versioni per console, ma in ogni caso sono molto grata per questa positività.
Con altri $10.000 dollari, avevamo promesso un sistema di cucina. Ho sempre pensato che un sistema simile sarebbe stato molto divertente, ma sarebbe stato quasi sicuramente tagliato dal gioco se non avessimo ricevuto quei fondi in più grazie a Kickstarter. Abbiamo inviato le T-shirts, i poster e le cartoline, abbiamo risposto a un’infinità di email, ma niente ci ha dato la stessa soddisfazione che abbiamo provato creando questo sistema di cucina!
La cucina nei videogiochi può creare bellissime sensazioni nostalgiche grazie a titoli classici come Suikoden II, Tales of Symphonia e Monster Hunter… ma credo che questi sentimenti vadano ben oltre. Gli chef moderni usano strumenti e tecniche elaborate, ma perfino nell’antica Mesopotamia la cucina era essenziale per eroi come Gilgamesh e Enkidu, durante i loro viaggi. Potrebbe perfino essere considerata come la più antica forma d’arte, considerando che la specie umana si è evoluta di pari passo con la scoperta del fuoco.
Il sistema di cucina in Moon Hunters è semplice. Basta combinare due ingredienti e, a seconda del risultato, tutti i membri della squadra ricevono un bonus. I veri esploratori si divertiranno a scoprire tutti i modi per trovare e sbloccare nuovi ingredienti, per esempio comprandoli, ottenendoli in una conversazione, eliminando mostri, etc, con tante varianti secondo la regione. I pesci più appetitosi si trovano nei fiumi, nelle montagne crescono bacche rare, gli abitanti del villaggio nel deserto coltivano albicocche, e così via.
Forse proprio per il suo richiamo ancestrale, il sistema di cucina ha avuto molto successo con i playtester, nonostante la sua semplicità! I giocatori ridono e festeggiano, non importa se il loro chef ha preparato con successo una Torta Lunare o ha sfornato soltanto una Strana Zuppa. In effetti, erano contenti quasi come quando riescono a sconfiggere un boss.
Implementare questo sistema è stato come concedersi un lusso. Come sviluppatrice indipendente, non sono abituata a poter esplorare tutto quello che vorrei. Combattimento, luci, movimento… queste sono cose essenziali. La cucina… tecnicamente non lo è. È un piacere raro poter aggiungere certi dettagli al mondo di un gioco e, se non fosse stato per Kickstarter, non ce lo saremmo potuti permettere.
Vi ringraziamo per questa rara e deliziosa opportunità. Mentre aspettate l’uscita nella primavera del 2016, potete iscrivervi alla nostra newsletter per ricevere le notizie più importanti, oppure potete seguirci su Twitter e Facebook!
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