Date un'occhiata all'ambiziosa avventura intergalattica di Double Damage. Parola a Travis Baldree!
Adoro i videogiochi spaziali. Per molti anni, gli appassionati come me sono rimasti a bocca asciutta, ma sembra che si stia avvicinando finalmente la svolta. Elite:Dangerous è sempre più bello, Star Citizen sta infrangendo record dopo record, No Man’s Sky è magnifico e surreale ed Enemy Starfighter sembra fantastico. Non vedo l’ora di provarli tutti!
Ora anche Double Damage sta apportando il proprio contributo, ma con qualcosa di molto diverso. Volevamo creare un videogioco spaziale ambizioso, pieno di alieni strani, baristi solitari e inaffidabili, pirati fuorilegge ed epiche battaglie cosmiche. Un gioco con una galassia da esplorare, personaggi da farsi amici o incattivirsi e il tipico elemento di casualità che caratterizza molti dei titoli su cui abbiamo lavorato.
Rebel Galaxy non è ambientato in un futuro moderno e scintillante, bensì in un luogo sporco e fatiscente ai margini dell’universo conosciuto, dove le astronavi riescono a malapena a rimanere integre, così come le persone. Una galassia isolata, dove potrete vestire i panni di qualsiasi personaggio. Impersonerete un subdolo mercenario cacciatore di taglie? Un’astuta commerciante che ingaggia la scorta ovunque vada? Un pirata a caccia di convogli? Un malizioso filantropo? O magari un po’ tutte le cose? Combatterete, commercerete, intavolerete trattative, fuggirete, esplorerete, farete gli sciacalli, visiterete miniere, vi ingrazierete qualcuno e minaccerete qualcun altro.
Abbiamo provato molti videogiochi spaziali, che quasi inevitabilmente comportano sparare attraverso un mirino, avvicinarsi furtivamente a un caccia e farlo esplodere o bombardare incessantemente un cacciatorpediniere.
In Rebel Galaxy abbiamo ribaltato il concetto: qui siete VOI al comando di enormi e ben equipaggiate navi spaziali, dotate di una notevole potenza di fuoco, torrette, raffiche di missili e imponenti cannoni laterali. Somiglia di più a un combattimento navale, se questo implicasse laser, caccia spaziali, scudi e propulsioni a curvatura, e se fosse dieci volte più veloce.
Ho adorato il sistema di combattimento di Assassin’s Creed: Black Flag: è intenso, veloce, e nonostante la buona dose di tattica richiesta, non è noioso e non sfocia nelle tranquille battaglie di tanti altri giochi del genere. Abbiamo preso l’idea generale, per poi svilupparla più approfonditamente in un’ambientazione spaziale.
Potete decimare un gruppo di caccia in pochi secondi, sfruttando le torrette o attaccandolo in sequenza con i cannoni laterali. Potete anche attribuire intelligenze artificiali alle stazioni della vostra nave, focalizzandole su un obiettivo o dando priorità a determinati nemici. Volete che una vostra torretta si concentri sull’abbattimento di caccia nemici o preferite che indebolisca le difese di un’astronave più grande? Può farlo mentre voi siete intenti a massacrare un cacciatorpediniere di passaggio…
Una delle sfide più impegnative nello sviluppare un nuovo sistema di combattimento ha riguardato la mappatura del controller. Non ci bastava il classico schema arma primaria/secondaria: volevamo che aveste un’ampia varietà di armi e scelte a vostra disposizione. Volevamo anche darvi la possibilità di compiere manovre ardite per trarre vantaggio dai punti deboli di un avversario, schivare raffiche di siluri o navigare agilmente tra i relitti di vecchie astronavi.
Ci sono voluti molti tentativi, ma il risultato finale è che sarete in grado di manovrare la vostra navicella mentre sparerete raffiche dai cannoni laterali o punterete intelligentemente una torretta su un determinato obiettivo. Assicurarci che la visuale vi aiutasse ad anticipare i nemici che intendete colpire è stata un’altra variabile interessante nell’equazione: accadono tante cose contemporaneamente, ma volevamo che il tutto venisse percepito come naturale. Anche le azioni sensibili al contesto hanno rappresentato una parte importante nell’inserimento di tutte le funzionalità nel controller.
Il bello in tutto questo è che la vostra abilità sarà di fondamentale importanza: non si tratta di un gioco nel quale contano solo i numeri. Anticipare i colpi di un incrociatore e nascondersi dietro un asteroide, lasciare che lo faccia esplodere in superficie per poi sbucare dall’altro lato e lanciare missili termosensibili che gli perforino lo scafo può essere molto soddisfacente!
Io ed Erich abbiamo passato molto tempo a sviluppare videogiochi di ruolo d’azione. Abbiamo lavorato insieme a Torchlight e Torchlight 2, e prima ancora Erich era stato co-creatore di Diablo e Diablo II. La cosa divertente è che, sotto molti punti di vista, Rebel Galaxy ha molti più elementi da gioco di ruolo di quanto si possa pensare. Le cose che dite e le scelte che fate hanno un effetto sul modo in cui altre persone (o alieni, o robot…) interagiscono con voi. Un sistema di fazioni è alla base delle interazioni sociali del gioco. Potete fermare un mercante e fargli svuotare il carico, ma la sua fazione se lo ricorderà, magari mettendo un cacciatore di taglie sulle vostre tracce. Aiutate la milizia e potrete ricevere aiuto durante un combattimento particolarmente impegnativo. Se li supplicate, i pirati potrebbero accontentarsi di metà del vostro carico!
Abbiamo sviluppato un sistema di coordinazione fonetica, per cui le conversazioni sono sincronizzate col movimento delle labbra e i personaggi sono espressivi. È stato molto divertente crearlo e crediamo che aggiunga carattere al gioco.
La colonna sonora si basa essenzialmente su ritmi rock e blues. Suona un po’ strano ma funziona, credeteci: ascoltare una chitarra slide che inizia a suonare mentre attraversate una nebulosa è splendido.
Non vediamo l’ora di mostrare a tutti ciò a cui abbiamo lavorato. È stata una delle esperienze più appaganti che abbia mai provato nella creazione di un gioco. I videogiochi spaziali sono tornati alla ribalta: forse anche troppo, potrebbe pensare qualcuno, ma da parte nostra siamo convinti di avere tra le mani un gameplay nuovo e genuino. Salute!
Saremmo grati di conoscere le vostre opinioni nella sezione dei commenti. Ci impegneremo a rispondervi il meglio possibile. Grazie!
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