Assassin’s Creed III: svelato Benedict Arnold in esclusiva su PS3

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Assassin’s Creed III: svelato Benedict Arnold in esclusiva su PS3

Assassin's Creed III and Assassin's Creed III: Liberation: Cross Play Content

Il complotto segreto di Benedict Arnold ai danni di West Point, per sabotare la rivoluzione americana, gli ha fatto guadagnare il marchio dell’infamia, trasformandolo in un personaggio il cui nome è da sempre sinonimo di tradimento. Il 31 ottobre, il più ignobile traditore della storia americana verrà resuscitato in forma virtuale in Assassin’s Creed III, per pagare nuovamente il suo debito con la giustizia, ma solo su PlayStation 3.

Le quattro missioni in esclusiva per PS3 iniziano con una richiesta speciale da parte del generale Washington per smascherare un presunto complotto per far cadere West Point, anello critico nella difesa delle colonie contro la Gran Bretagna. Lungo questo arco temporale, il protagonista del gioco, Connor, dovrà sbarazzarsi delle spie lealiste e lavorare in incognito per Benedict Arnold, fino a sventare l’attacco contro West Point.

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Matt Turner, lo sceneggiatore di Assassin’s Creed III, per sapere di più su cosa attende i possessori di PS3 il 31 ottobre.

Come mai hai scelto proprio Benedict Arnold come personaggio centrale di queste missioni esclusive per PS3?
Matt Turner: Benedict Arnold è un nome che trascende la rivoluzione ed è diventato nel tempo sinonimo di traditore. Era perfetto anche alla luce dei temi trattati nella storia principale, soprattutto per come si incastrava con alcuni degli ultimi eventi… dei quali però non posso dire nulla per non rovinarvi la sorpresa! È stata inoltre un’ottima occasione per noi per raccontare una storia che la gente conosce, ma non in tutte le sue sfumature.

Quanto sono dettagliate le attività di Benedict Arnold? Si basano sui documenti ufficiali o su lavori di fantasia come La Tirannia di Re Washington?
Matt Turner: Direi la prima. Ci sono alcune scene nelle quali è possibile ascoltare le battute originali pronunciate dai personaggi chiave durante gli eventi occorsi a West Point, ricavate dalle trascrizioni dei procedimenti penali sui fatti dell’epoca. Tuttavia, visto che avevamo la necessità di integrare le vicende storiche reali nel contesto del gioco, ci siamo presi alcune licenze in termini di azione. Ma le rappresentazioni dei personaggi che erano presenti allora e il resoconto degli eventi sono molto fedeli ai libri di storia.

La nostra rappresentazione di Arnold si fonde perfettamente con la trama principale, ma non posso dirvi di più in merito per non svelare una parte della storia. Detto questo, non ci piace avere dei cattivi in Assassin’s Creed e lo stesso vale per Arnold e per queste missioni. Il suo modo di agire fu dettato da determinate ragioni, che da un certo punto di vista appaiono assolutamente logiche.

Assassin's Creed III for PS3: Exclusive Benedict Arnold Missions only on PlayStation

Quali tipi di attività affronteranno i giocatori durante le missioni di Benedict Arnold?
Matt Turner: I giocatori combatteranno contro un’ampia gamma di personaggi appartenenti a entrambe le fazioni in lotta. Le attività vanno da quelle classiche ad altre di proporzioni epiche… ma non posso scendere troppo nei dettagli.

Cosa ti piace di più delle missioni di Benedict Arnold?
Matt Turner: Credo che la mia parte preferita sia il dialogo tra alcuni patrioti e uno dei traditori, che siamo riusciti a riprodurre parola per parola.

Assassin's Creed III: Benedict Arnold Trailer

Per concludere, che cosa sarebbe successo se il generale Washington non avesse scoperto il tradimento di Benedict Arnold e non lo avesse fermato?
Matt Turner: Partiamo dal fatto che il fiume Hudson è stato lo specchio d’acqua più importante strategicamente di tutta la rivoluzione americana. Esso, in pratica, divideva le colonie in due. Ciò significava che chiunque avesse preso il controllo del fiume avrebbe controllato la linea di rifornimenti. Proprio per questo motivo West Point era di gran lunga l’area più fortificata durante la guerra.

Nel punto in cui venne costruito il forte, il fiume si restringeva fino a formare una piccola S, concedendo spazio a sufficienza solo per far passare una nave alla volta. I patrioti costruirono un’immensa catena su zattere galleggianti per impedire a ogni imbarcazione di procedere, così da sopperire allo svantaggio in termini navali. Era l’unico modo che avevano per sperare di resistere, e funzionò.

Molti storici della rivoluzione sostengono che se gli inglesi avessero conquistato West Point e la catena fosse andata distrutta, i patrioti avrebbero perso la guerra.

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