Benvenuti nell’anno 2048!

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Benvenuti nell’anno 2048!

WipEout 2048, disponibile per PlayStation Vita, ci fa compiere un balzo in avanti nel tempo di 36 anni. Potrete assistere alla nascita delle gare antigravità, uno sport d’invenzione diventato sinonimo dell’universo PlayStation. Godetevi questo trailer e fate attenzione alla primissima scena: ecco che aspetto avrebbero due navi di WipEout sulle strade della Gran Bretagna!

Per finire, abbiamo scambiato due chiacchiere con Mick Hocking, vice presidente di Liverpool, Evolution e London. Gli abbiamo chiesto che ne sarà dell’ambiente videoludico del 2048… Mick è il responsabile della creazione e dello sviluppo di serie di culto come WipEout, MotorStorm e SingStar: insomma, è la persona giusta per parlare della storia e del futuro dei videogiochi!

Alla Gamescom hai partecipato a una conferenza sul futuro dei giochi nel 2021. L’ultimo WipEout è ambientato nel 2048. Come credi che saranno i giochi portatili in quegli anni?

L’evoluzione dei giochi è molto rapida. Basta guardare i progressi compiuti da PSP a PS Vita. In soli sette anni, abbiamo aggiunto touchscreen, compatibilità multipiattaforma, grafica di prossima generazione e due levette analogiche. Insomma, è decisamente incredibile!

Alla Gamescom ho parlato della potenziale sinergia tra 3D stereoscopico e realtà aumentata. Verrà un momento in cui cuffie e occhiali speciali diverranno una realtà casalinga. Saranno leggeri, con schermi ad alta risoluzione e sensori di tracciamento. Potrebbero perfino essere trasparenti, in modo che l’utente possa vedere il mondo reale con la sovrapposizione di immagini digitali e 3D allo stesso tempo. In pratica, un’esperienza immersiva in senso stretto, oppure parziale. O, ancora, una “semplice” esperienza di realtà aumentata. E tutto in un unico dispositivo.

E riguardo ai dispositivi portatili?

Volendo seguire l’idea di cuffie e occhiali, se questa venisse sviluppata per il mercato casalingo, non vedo perché non possa esserlo anche per quello portatile. Recentemente, ho giocato a Heavy Rain e ho pensato che il dispositivo di realtà aumentata usato da Norman Jayden per risolvere i casi sarebbe fantastico se applicato ai videogiochi. Tutti coloro che hanno giocato a Heavy Rain ricordano la scena in cui gli viene assegnato uno squallido ufficio e Norman usa i suoi occhiali speciali per mutare il mondo che lo circonda. Qualche secondo prima è sott’acqua, un attimo dopo è su Marte e poi fa un giro sulle nuvole con una magnifica vista sulle montagne. Indossando occhiali del genere, o perfino lenti a contatto, immaginiamo di poter trasformare il luogo in cui ci troviamo, sull’autobus, al parco, ovunque: un intero mondo di gioco totalmente coinvolgente e interattivo.

Che cosa offre il 2048 in termini di software piuttosto che di hardware? Che genere di giochi si potranno provare sulle piattaforme portatili del futuro?

Beh, spero vivamente che potremo ancora progettare titoli di WipEout!

Beh, certo! Ma i giochi saranno molto diversi da quelli disponibili sul mercato odierno?

Credo che vedremo giochi in cui ci sarà un legame sempre più stretto tra il gioco in sé e gli ambienti del mondo reale. In qualche modo, PS Vita sta già mettendo in pratica questa teoria. La fotocamera anteriore e quella posteriore servono a collocare oggetti di gioco in luoghi del mondo reale visualizzati sullo schermo. Reality Fighters è un titolo che dimostra ampiamente questa capacità. Inoltre, la funzionalità “near” permette di raccogliere oggetti virtuali passando da luoghi reali in cui ci sono (o sono stati) utenti PS Vita. Portiamoci avanti di trent’anni, con una tecnologia di realtà aumentata come quella di cui parlavamo prima, e immaginiamo le possibilità. Perfino quando non si gioca attivamente ci si può guardare intorno e vedere oggetti di gioco, personaggi e, forse, interi livelli con cui interagire.

Mi sembra che tu stia parlando di un genere di “immersione” pari a quello visto in film come Matrix. Forse la fantascienza sarà la realtà del gioco portatile?

E perché no? Stiamo parlando di un futuro lontano, non possiamo porci dei limiti! Io la vedo così: trent’anni fa gli unici dispositivi portatili erano del genere “Game & Watch” e la tecnologia offerta oggi da PS Vita sembrava un’eventualità impossibile. In futuro, la tecnologia permetterà ai game designer di creare esperienze il cui limite sarà esclusivamente la nostra immaginazione.

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