E continua il test sullo Young Journalist! Ancora una volta un “amico di PlayStation” ha seguito una partita di Champions League, dall’inizio alla fine, compresi allenamenti pre-partita e conferenza stampa per fornirci poi una sua personale cronaca dell’avvenimento sportivo!|
Mercoledì 24 febbraio, in occasione dell’incontro a San Siro tra Inter e Chelsea ci ha dato una mano Matteo Salvaggio, 19 anni, tifoso “sfegatato” dell’Inter. Ecco la cronaca della serata redatta da Matteo.
Il 24 febbraio 2010, in una San Siro al gran completo, si sono affrontate, in una partita al cardiopalma, due grandi squadre: Inter e Chelsea. Dopo soli 3 minuti dall’inizio, c’ è già il primo gol della squadra nerazzurra. Pronti via e l’Inter si toglie subito un peso. Il gol che non era arrivato in 360 minuti contro Manchester United e Barcellona si materializza subito. Cambio nello stretto, con Motta che serve Eto’o, Sneijder che porta via un uomo, e il Principe, lasciato uno contro uno con Terry, insacca! Trema lo stadio nei festeggiamenti. Trema però anche la traversa al 15’ sulla punizione di Drogba. Il Chelsea ci prova spesso da fuori area, e non solo su punizione e, specialmente nel primo tempo, si dimostra tatticamente e tecnicamente superiore all’Inter. La squadra di Ancelotti va a riposo con il rimpianto di un rigore non assegnato che poteva anticipare il pareggio trovato nel secondo tempo. L’acciaccato Julio Cesar, infatti, dopo essere riuscito a respingere le cariche nel primo tempo, al 6’ della ripresa non è perfetto sul tiro di Kalou, che non vede partire. L’ivoriano così pareggia dopo una discesa di Ivanovic. Ma i soliti fantasmi europei che incombono sull’Inter sono subito scacciati da Esteban Cambiasso che dopo 4 minuti batte Cech. Doppio il pareggio e il raddoppio di Cambiasso arriva l’infortunio del portiere dei Blues, costretto a lasciare il posto a Hilario. Un ko tecnico e psicologico che rende il Chelsea dell’ultima mezz’ora spento. Avanti 2 a 1 Mourinho vuole un altro gol e con l’entrata di Balotelli, si gioca i tre tenori più Sneijder. Supermario infiamma San Siro e fa ammattire Malouda. L’atteggiamento tattico e mentale sono mutati: gente come Cambiasso e Maicon, che spadroneggia in italia e scompare in Coppa, contro il Chelsea regge. Gli altri seguono, ed è chiaro che la guida psicologica, il motivatore della serata è Lucio. Nella conferenza post partita Mourinho sembra soddisfatto, parla di “vittoria spettacolare, ottenuta contro una squadra che in Europa non perdeva da una vita”. “A Londra – dice Mou – mi aspetto un Chelsea rabbioso ma davanti ci siamo noi e abbiamo serie possibilità di passare il turno. Oggi loro hanno capito che l’Inter è una grande squadra”. Onestamente dice che il rigore per i Blues c’era. Adesso la parola Coppa non si balbetta più e non si ha più paura della musichetta della Champions, anche se il 16 marzo a Stamford Bridge non sarà una passeggiata.
Matteo Salvaggio
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