Un'anteprima dei segreti che vi attendono nel cuore oscuro del thriller fantascientifico di Housemarque.
Siamo orgogliosi di poter mostrare per la prima volta un nuovo trailer di Returnal e rivelare nuovi dettagli
sulla trama del gioco a un mese dalla pubblicazione. Questo titolo esclusivo per PS5 combina azione, elementi roguelike e narrazione cinematografica per dare vita a un cupo thriller fantascientifico.
L’elemento narrativo è una grossa novità per Housemarque, ma abbiamo una storia coraggiosa da raccontare. Il nostro obiettivo è creare un racconto misterioso, sfaccettato e coinvolgente che, in combinazione con le esplosive componenti action e i colpi di scena roguelike, vi spinga a esplorare, rigiocare e riflettere.
La direzione narrativa e la filosofia di racconto a cui abbiamo aderito con Returnal non devono mai comprometterne la giocabilità. Al contrario, servono a razionalizzarla, a renderla più profonda. Abbiamo già accennato al sistema di combattimento, per cui in questo post voglio fare luce su alcuni dei misteri di Returnal e sulle sfide che Selene dovrà affrontare dal punto di vista narrativo. Innanzitutto, assicuratevi di guardare il trailer qui in basso.
- Una missione di ricognizione finita in tragedia
La nostra storia segue le vicende di Selene, un’esploratrice spaziale greco-americana in forze alla ASTRA. Una protagonista complessa e sfaccettata, estremamente determinata, intelligente e intraprendente. Per la prima volta nella sua carriera, Selene decide di contravvenire agli ordini per raggiungere il pianeta alieno Atropos sulle tracce del segnale radio della “Pallida ombra”. All’arrivo, è costretta a un atterraggio di fortuna in una foresta aliena. Qui scopre le rovine di una civiltà perduta: statue, portali, xenotecnologie e cadaveri alieni. Ma non è sola. La superficie del pianeta pullula di creature ostili che attaccano Selene a vista, ma anche di altre minacce risalenti ai suoi precedenti abitanti.
Su Atropos ogni cosa è ostile, aliena o misteriosa, e Selene è l’unico elemento riconoscibilmente umano. Di conseguenza, per noi era importante renderla un personaggio complesso e convincente, che i giocatori volessero supportare e conoscere meglio. Sono lieto di annunciare che Selene è doppiata da Jane Perry (Diana Burnwood nella trilogia di Hitman), che ci ha regalato una performance matura e schietta, mentre l’aspetto e le animazioni facciali sono quelle di Anne Beyer.
- Un mondo mutevole per una sfida costante
Nel corso della sua prima ricognizione, Selene esamina delle xenotecnologie, si difende dai pericoli e raccoglie utili risorse, ma alla fine soccombe agli elementi… Per risvegliarsi nell’abitacolo della sua nave, a pochi istanti dall’impatto. Lasciato il relitto della nave, si rende conto che il mondo è cambiato, e che il suo viaggio verso la “Pallida ombra” sarà diverso a ogni successiva rinascita. È un ciclo infinito da cui non ci si può sottrarre con la morte.
Insieme a Selene, i giocatori sveleranno questo mistero affrontando le creature, le trappole e i diversi elementi ostili che caratterizzano Atropos. È una storia che andrà ricostruita insieme a lei, interpretando gli ambienti, il sonoro e gli elementi prettamente narrativi. Il nuovo trailer mostra alcuni di questi ambienti, ma in Returnal vi attendono molti altri scenari e creature unici, da comprendere e sfidare.
Ciascun ambiente è un luogo speciale che contiene creature sconosciute, nuovi dettagli di trama e molto altro ancora. Come mostrato dal trailer, le rovine incolte sono un dedalo opprimente di foreste, e i resti della civiltà aliena che protegge assumono una disposizione diversa, come un puzzle, a ogni ciclo. In confronto, le lande scarlatte sono un vasto deserto rosso che ospita minacce sconosciute e nuovi dettagli di trama da svelare.
Ogni luogo su Atropos muta e si trasforma a ogni ciclo di morte e rinascita, fornendo a Selene e al giocatore una sfida sempre diversa. Per fortuna, Selene è piena di risorse e può utilizzare le xenotecnologie per trovare delle scorciatoie e riportare progressi permanenti grazie a specifici oggetti che sopravvivono ai cicli. Altri oggetti le consentono invece di lottare più a lungo e con maggiore efficacia a ogni rinascita.
- Rivivrete le esperienze altrui
Nel corso dell’esplorazione di Atropos porterete alla luce il passato della civiltà aliena grazie a una serie di statue olografiche chiamate xenoarchivi e ai testi inquietanti che rinverrete negli xenoglifi, che raccontano la medesima vicenda ma da un punto di vista differente. Gli xenoarchivi sono un supporto meramente visivo, che va decifrato. Gli xenoglifi sono invece testi scritti, da tradurre tramite i campioni di lingua raccolti in giro per Atropos. È un metodo narrativo inedito, e non vediamo l’ora che i giocatori si cimentino con i misteri di questa civiltà aliena.
Come mostrato nel trailer, esplorando Atropos Selene può imbattersi anche nei cadaveri delle sue precedenti incarnazioni. Questi corpi possono proiettare gli ultimi istanti di vita di un altro giocatore (tramite i nostri sistemi online) o avere con sé dei diari esplorativi in formato audio lasciati da altre versioni di Selene, che lei non ricorda di aver registrato. Le proiezioni mostrano come un giocatore sia morto nel mondo di Returnal e danno la possibilità di perquisirne i resti in cerca di oggetti oppure di vendicarne la morte, scatenando eventi che è meglio scopriate da soli. I diari esplorativi sui cadaveri racchiudono elementi di trama specifici, mentre le proiezioni scaturiscono dalla morte degli altri giocatori e si possono trovare in tutti gli ambienti di Returnal.
- Un mistero più profondo, in soggettiva
Un’ultima cosa: come avrete notato dal trailer, Selene scoprirà anche una misteriosa casa che le risulta stranamente familiare. Returnal è prima di tutto un gioco d’azione in terza persona, ma Selene e i giocatori possono scegliere di esplorare questa casa nel corso di suggestive sequenze in soggettiva che consentiranno di ricostruire eventi insoliti e familiari per venire a capo del mistero…
Returnal, quindi, non è solo un thriller d’azione con elementi roguelike. Vogliamo anche raccontare una storia forte, cupa e coinvolgente. È un mistero da decifrare e rivivere a ogni ciclo, proprio come le nostre meccaniche di gioco. Per me, è una storia di scoperta interiore, progresso e liberazione dai circoli viziosi in cui ci rinchiudiamo.
Grazie per l’attenzione. Non vediamo l’ora che arrivi il 30 aprile perché possiate giocare Returnal.
Un saluto e alla prossima!
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