Rage: provato!

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L’uscita di Rage a ottobre rappresenta il culmine di un lungo viaggio. Sono trascorsi quattro anni da quando ID Software annunciò per la prima volta un enorme progetto dimostrativo per il loro nuovo motore di gioco Tech 5 Engine. In questo lasso di tempo, l’ansia dell’attesa non è mai venuta meno.

Un paio di settimane fa, in concomitanza con la gamescom, siamo finalmente riusciti a mettere piede nello stand di Bethesda e farci un’idea precisa di cosa sarà questo interessante mix di sparatutto in prima persona, gioco di corse e GDR.

La nostra sessione di gioco comincia proprio all’inizio dell’avventura. Nei panni di uno dei pochi superstiti all’impatto di un meteorite, ci facciamo strada combattendo a piedi e sfrecciando a bordo della nostra dune buggy in un mondo inospitale. Improvvisamente, veniamo attaccati da un mutante e, quando ormai pensiamo che tutto sia perduto, un individuo dalle sembianze umane accorre in nostro soccorso. Che gentile! Naturalmente, ci sentiamo in debito e siamo pronti a svolgere alcuni incarichi per questa persona.

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Questo consiste nello sbarazzarsi di mutanti deformi che infestano alcuni edifici, e lo facciamo nel classico stile degli sparatutto, che è sempre divertente. Ma Rage sarebbe divertente solo per metà se non avessimo la possibilità di esplorare la Zona devastata a bordo di veicoli armati e potenziabili. Alla stregua dell’azione in prima persona, le sezioni di guida sono molto intuitive. I veicoli sono decisamente veloci e facilmente manovrabili.

ID Software si è cimentata in ciò per cui sono noti gli sviluppatori di Bethesda, ovvero inserire il giocatore in un contesto post-apocalittico in cui affrontare i problemi di una civiltà che ha perso i propri punti di riferimento. Sarebbe una sfida abbastanza ardua anche solo sopravvivere nella Zona, ma senza una missione si perderebbero per strada luoghi e momenti contraddistinti da un oppressivo senso di mistero e abbandono.

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Ci si potrebbe aspettare un comune sparatutto in prima persona in cui il giocatore viene gettato nella mischia in un mondo nuovo e senza direzione. Tuttavia, dal momento in cui si vaga senza meta tra le macerie di alcune rovine apparentemente abbandonate e si viene improvvisamente attaccati da un mutante per poi essere salvati da un coraggioso colono, è evidente la volontà di portare il gioco a un nuovo livello e di coinvolgere il giocatore in una storia profonda.

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La trama si allinea perfettamente con ciò che Rage vuole trasmettere, ovvero una costante varietà. Essenzialmente, ciò si traduce nella possibilità di sviluppare e modificare il proprio personaggio e i veicoli in stile GDR al fine di sbarazzarsi al meglio dei mutanti nell’azione in soggettiva, appena prima di abbandonare il campo di battaglia a tutta velocità. ID Software non ha previsto la morte immediata del giocatore, che al contrario dovrà cimentarsi in un minigioco per riuscire a sopravvivere. Quando la salute scende a zero, il giocatore avrà la possibilità di tornare in vita esclusivamente grazie alla sua abilità con le due levette.

Rage è coinvolgente e profondo, il modo ideale di trascorrere le lunghe serate autunnali. Non ci resta che attendere ottobre per vederlo in azione su PlayStation 3!

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