Come Nightdive Studios, gli sviluppatori di Star Wars: Dark Forces Remaster, hanno migliorato il classico sparatutto in prima persona

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Come Nightdive Studios, gli sviluppatori di Star Wars: Dark Forces Remaster, hanno migliorato il classico sparatutto in prima persona

Nightdive Studios condivide i dettagli sulla rimasterizzazione dell’iconico sparatutto di LucasArt che ora include contenuti mai visti prima con The Vault.

L’anno scorso è stato svelato che i maestri dei remaster presso Nightdive Studios avevano l’incarico di portare l’amato classico degli anni 90 Star Wars: Dark Forces al pubblico moderno. Il remaster uscirà il 28 febbraio su PS5 e PS4, quasi 30 anni dopo l’uscita del gioco originale di LucasArt nel 1995.

In maniera simile alle imprese passate di Nightdive con titoli quali Quake II e Turok 3: Shadow of Oblivion Remastered, Star Wars: Dark Forces Remaster onora le forti basi dell’originale mentre lo aggiorna per console moderne grazie a KEX, il motore proprietario dello studio, permettendo al gioco di arrivare fino a 4K di risoluzione a 120 fotogrammi al secondo su PlayStation 5.

Con ciò, sia i fan dell’originale che un’intera nuova generazione di giocatori potrà provare Star Wars: Dark Forces e apprezzare ciò che lo ha reso un titolo talmente essenziale all’interno del favoloso catalogo di LucasArts (ora LucasFilm Games). Onorando ulteriormente il lavoro che è stato eseguito per il suo sviluppo iniziale, è stato rivelato che Star Wars: Dark Forces Remaster includerà una Vault speciale, piena zeppa di contenuti mai visti prima sulla realizzazione dell’originale del 1995!

Con sprite migliorati e filmati rimasterizzati, chi vuole approfondire una storia veramente unica nella galassia di Star Wars potrà godersi un’esperienza narrativa graficamente piacevole unendosi al protagonista Kyke Katarn, un disertore diventato mercenario che lavora per l’Alleanza Ribelle, nell’ostacolare l’Impero Galattico e il suo Progetto Dark Trooper.

Per quanto ci piacerebbe continuare a parlare dei motivi per cui questo è stato un progetto così emozionante per Nightdive e un titolo imperdibile sia per i fan che per i neofiti, immergiamoci nell’affascinante storia e lavoro dietro le quinte del dare nuova vita a Star Wars: Dark Forces con Max Waine, capo progetto e produttore di Nightdive.

Esplorare The Vault

PlayStation Blog: Qual è stata la sfida più emozionante che avete affrontato mentre lavoravate a Star Wars: Dark Forces Remaster?

Max Waine: Per me è stato portare qualcosa di nuovo e soddisfacente ai fan esistenti del nostro gioco. Il nostro modo di affrontarlo è stato di introdurre The Vault. Era imperativo che trovassi e presentassi momenti interessanti dello sviluppo del gioco. Da lì, è stato necessario lavorare  molto sul codice per far funzionare il tutto, convertire vari elementi per fare in modo che si caricassero nel remaster e c’era molto testo da scrivere per titoli e descrizioni. Trovare un equilibrio tra il dare informazioni su ciò di cui ero a conoscenza dai file di sviluppo senza finire a fare congetture si è dimostrato eccezionalmente difficile.

Quando vi siete lanciati nel Remaster, quali dettagli degli sprite originali di LucasArts ti hanno colpito di più da una prospettiva storica di sviluppo?

Dal punto di vista dello sviluppo, Dark Forces sembrava avere una modo relativamente tipico di approcciarsi agli sprite per l’epoca e per il genere. Una combinazione di modelli scanditi e modificati, sprite disegnati a mano e modelli 3D con il rendering (da 3D Studio) sono ordinari. Anche DeluxePaint Animation, il software utilizzato per gli sprite sembrava abbastanza standard. Un dettaglio interessante è che molti sprite di umani sembravano essere disegnati perlopiù a mano, ma utilizzavano modelli incredibilmente basilari per pose e cose simili.

Progettazione e assemblaggio

E i filmati di gioco? Puoi condividere dei dettagli sul lavoro fatto da Nightdive per rimasterizzare questi ultimi?

Ho integrato i nuovi filmati nel gioco stesso con l’aiuto di Daniel Albano per consentire il supporto di lingue diverse all’interno dei filmati. Oltre a programmare il player video ho creato un formato testuale che potesse cambiare la musica sincronizzandola al video così come nell’originale.

Qui sto parafrasando Brendan McKinney, il nostro maestro 3D nei filmati. Oltre a Brendan, lo sviluppo è stato fatto con illustrazioni dei nuovi personaggi di Ben Chandler, modelli di navi di Daniel Andersson e indicazioni di David Yee di Lucasfilm Games.

A causa della combinazione di diversi tipi di elementi nei filmati originali, il processo di aggiornare i filmati si è rivelato difficile. Inizialmente l’approccio era di provare a ricreare gli stessi filmati con una risoluzione maggiore, ma ciò ha portato maggiore attenzione alle differenze nei disparati tipi di elementi che potevano esserci in un filmato.

Alla fine l’approccio che abbiamo utilizzato è stato di accogliere lo spirito di combinazione dei medium presenti negli originali e al contempo ridurre la differenza, cosicché anche ad una risoluzione maggiore tutti gli elementi si adattano l’uno all’altro.

È qui che è entrato in gioco Ben Chandler, realizzando versioni illustrate di personaggi come Crix Madine e Jabba, che erano basati o presi completamente da fotogrammi dei film per la loro rappresentazione nell’originale. Brendan ha ricreato gli ambienti in 3D, dipingendoci sopra in seguito per avvicinare la composizione ai personaggi di Ben. Abbiamo affrontato le sequenze nello spazio con l’intento di mantenere le cose semplici, adattandoci all’atmosfera dell’opera originale.

C’è un arma unica di Dark Forces che ti piace particolarmente? Cosa la rende interessante dal punto di vista dello sviluppo?

Per forza la fedele compagna di Kyle, la pistola Bryar. L’arma ha veramente l’aspetto giusto. Molte delle armi erano state create con il rendering da modelli 3D e per alcune questo si scontra con i limiti tecnologici dell’epoca, ma la pistola Bryar sembra assolutamente perfetta così com’è.

A proposito, cosa ci puoi dire sul modello del personaggio Dark Trooper Fase 02 dal punto di vista dello sviluppo?

Come personaggio il Dark Trooper Fase 02 sembra aver avuto svariate versioni tra l’idea iniziale e ciò che è presente nel gioco finale. Sembra proprio che i render del modello del personaggio siano quelli usati sia nei filmati originali sia come base per gli sprite. Tuttavia non posso sapere con assoluta certezza come abbiano animato i filmati con i Dark Trooper prima del rendering, dato che non abbiamo un ammontare significativo di elementi 3D correlati.

Onorare il Dark Forces originale

Qual è l’impresa più impressionante portata a termine con questo gioco considerando quando è stato creato?

Dark Forces è più grande della somma delle sue parti e anche se metterò in evidenza aspetti impressionanti del gioco, voglio enfatizzare quanto sia forte nella sua interezza. Sono due le cose che mi colpiscono di più se considero il contesto storico: supporto per gli ambienti 3D che permette il room-over-room, che il motore Doom non era in grado di fare; integrazione fluida di oggetti interamente 3D all’interno dell’ambiente (come la nave di Kyle, X-Wings, Mouse Droids, ecc.)

Infine come pensi che Dark Forces abbia contribuito a portare avanti il nascente genere sparatutto in prima persona all’epoca?

In un’epoca in cui gli sparatutto in prima persona avevano ambientazioni astratte, Dark Forces ha portato avanti la tecnologia abbastanza da realizzare con successo ambienti familiari e più realistici. Inoltre è riuscito a narrare una storia coesa, completa di filmati interamente doppiati. Il risultato finale è un gioco che ha veramente fatto progressi in merito a quanto potesse essere immersivo uno sparatutto in prima persona.

Vogliamo ringraziare Max Waine di Nightdive per questo tuffo nel passato in cui siamo venuti a conoscenza del lavoro fatto per Star Wars: Dark Forces Remaster, compresa l’inclusione di The Vault, che offre moltissimi contenuti grafici dietro le quinte sullo sviluppo del gioco originale del 1995!

Altre aggiunte che i fan possono attendere con entusiasmo in Star Wars: Dark Forces Remaster sono miglioramenti grafici, compreso l’avanzato rendering 3D con illuminazione realistica ed effetti atmosferici e fino a 4K a 120 fotogrammi al secondo su PlayStation 5. Per non menzionare il combattimento d’azione in prima persona con 10 tipi di armi e 20 tipi di nemici! Non vi perdete Star Wars: Dark Forces Remaster quando esce il 28 febbraio su PS5 e PS4.

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