I 25 anni di Spyro: Insomniac Games e Toys for Bob festeggiano il 25° anniversario di Spyro the Dragon

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I 25 anni di Spyro: Insomniac Games e Toys for Bob festeggiano il 25° anniversario di Spyro the Dragon

Gli sviluppatori originali del platform e i curatori della trilogia rimasterizzata parlano della serie originale e del suo impatto sul franchise oggi.

Spyro the Dragon ha fatto il suo debutto sulla prima PlayStation il 9 settembre 1998, conquistando i cuori di giocatori di tutte le età. Per celebrare i 25 anni della serie, abbiamo incontrato gli sviluppatori originali di Insomniac Games e il team di Toys for Bob che ha curato la remaster, Spyro Reignited Trilogy, per scoprire com’è nato il nostro amato draghetto.

Ted Price, Presidente di Insomniac Games: Avevamo appena distribuito il nostro primo gioco, Disruptor, e stavamo pensando a cosa fare dopo. Il nostro produttore e socio di lunga data Mark Cerny ci fece notare che c’era un vuoto importante nel mercato dei giochi per famiglie su PlayStation. Poco dopo, Craig Stitt, che aveva curato l’ambientazione di Disruptor, disse: “Ho sempre sognato di realizzare un gioco su un drago”. E così tutto ebbe inizio.

All’epoca, i platform 3D erano ancora un genere relativamente nuovo e ciò diede a Insomniac numerosi grattacapi.

Brian Hastings, Responsabile della strategia creativa, Insomniac Games: Dal punto di vista del gameplay, inizialmente il nostro obiettivo era solo capire come far funzionare un platform 3D. Oggi sembra una cosa semplice, ma all’epoca non ne avevamo mai realizzati e c’erano molte problematiche da risolvere. Ad esempio, come far sì che il movimento rapido in 3D non provocasse motion sickness ai giocatori, come creare controlli intuitivi in uno spazio tridimensionale senza levetta analogica, come creare sfide platform e di combattimento senza quel senso preciso della distanza che si ottiene in 2D e, in generale, capire quali parametri potessero garantire il divertimento in uno spazio 3D.

Molte delle lezioni apprese dallo sviluppo della trilogia originale di Spyro the Dragon avrebbero poi influenzato i successivi titoli Insomniac, e alcuni dei principi utilizzati nel level design originale possono tutt’oggi essere ritrovati nell’approccio di Insomniac all’esplorazione.

Brian Hastings: Spyro ha influito enormemente sul nostro approccio all’esplorazione e alla scoperta in tutti i titoli che abbiamo sviluppato successivamente. Con Spyro abbiamo infatti capito quanto sia importante creare un mondo in cui ogni parte è in qualche modo memorabile e ogni angolo segreto merita di essere esplorato. Da allora non abbiamo mai più abbandonato questo modo di fare, adottato in tutti gli aspetti dei nostri giochi. Il vantaggio principale di questo approccio è che consente a chiunque all’interno del team di contribuire con qualcosa di speciale e significativo ai titoli su cui lavoriamo.

Sebbene il primo Spyro the Dragon sia ormai considerato un classico del catalogo PlayStation 1, al momento dell’uscita non riscosse un successo immediato. Per Insomniac, all’epoca un piccolo sviluppatore, fu un rischio non da poco impegnarsi in un genere completamente nuovo e scommettere su questo nuovo franchise; tuttavia, il coraggio fu ripagato quando il draghetto viola riuscì a conquistare i giocatori di PlayStation.

Ted Price: Francamente, il successo di Spyro fu una vera sorpresa per noi. Questo perché inizialmente le vendite non sembravano andare molto bene. Ma il titolo continuò a vendere. E a vendere. Era una fortuna per noi che il gioco alla fine avesse sfondato […] e in parte era dovuto al fatto che fosse un titolo estremamente accessibile, con comandi intuitivi, combattimenti divertenti, un gameplay vario e, a mio avviso, un level design avvincente che invitava all’esplorazione con la raccolta delle gemme.  Un altro motivo era che, proprio come Crash Bandicoot, era un gioco adatto a tutte le età, sicuro per i bambini e divertente per gli adulti.

Nell’arco di tre giochi, Spyro si è affermato come icona della console PS1 e del genere platform 3D. Considerando quanto la trilogia originale fosse amata dai fan di Spyro, riproporre questi classici in versione remaster sarebbe stato un compito arduo per qualsiasi sviluppatore. Fortunatamente Toys for Bob, lo studio che ha creato il franchise di Skylanders, conosceva bene il simpatico draghetto. Il team ha perfezionato e rimasterizzato con immensa cura ogni aspetto dei titoli originali, infondendo al contempo nuove idee e il proprio amore per Spyro in tutta la nuova trilogia.

Paul Yan, Co-capo dello studio Toys For Bob: C’erano molti aspetti fondamentali da mettere a punto, ma prima di tutto sapevamo di dover realizzare un gameplay perfetto, e con questo intendo dire che dovevamo riprodurre con assoluta precisione il gameplay originale. Volevamo risvegliare la memoria muscolare dei giocatori all’epoca in grado di muoversi bendati attraverso i livelli, volevamo che il gioco fosse esattamente come i giocatori lo ricordavano.

Analogamente, il titolo non sarebbe stato ciò che è senza l’iconica colonna sonora di Stewart Copeland. Sapevamo di dover riproporre i brani originali nella loro forma più pura, ma abbiamo anche voluto aggiungere la possibilità di scegliere un arrangiamento più dinamico in grado di rispondere al gameplay in modo sottile e più contemporaneo.

Le cose si sono fatte più complicate (e soggettive) al momento di lavorare all’aspetto del gioco. Inizialmente abbiamo provato a interpretare i personaggi come semplici porting ad alta risoluzione, ma ci è stato subito chiaro che dovevamo spingerci ben oltre per dare corpo al fascino e alla personalità che i giochi originali lasciavano chiaramente intendere. Ed è qui che il termine “rimasterizzazione” si rivela inadeguato per descrivere Reignited, perché non ci siamo limitati a ricostruire il gameplay da zero, ma abbiamo anche dovuto ridisegnare ambienti, oggetti, personaggi e filmati, mettendo insieme le nostre interpretazioni dei design originali, i ricordi più cari ai fan e l’intento autoriale del team Insomniac. Solo dopo questo studio archeologico e dopo aver parlato approfonditamente con il team Insomniac abbiamo compreso appieno l’anima del design del gioco e da lì, da quelle fondamenta, abbiamo potuto costruire la nuova estetica.

Spyro Reignited Trilogy ha permesso ai fan di vecchia data del draghetto di rivivere esperienze del passato, di tornare a caricare, a planare e a sorvolare gli splendidi mondi di Spyro; al contempo, la remaster ha anche avvicinato nuovi fan al franchise. Il team di Toys for Bob ha lavorato fianco a fianco con Insomniac per garantire che Reignited rimanesse fedele all’atmosfera originale di Spyro, ricevendo anche feedback sul miglioramento grafico.

Brian Hastings: Credo che la semplicità del gameplay di Spyro abbia qualcosa di speciale che gli ha permesso di superare la prova del tempo. In generale, i giochi sono diventati più complessi con il passare degli anni. Ci sono più tasti, più mosse, più potenziamenti, meccaniche più stratificate. Il bello di Spyro, invece, sta tutto nell’esplorare questi vasti, splendidi mondi, raccogliendo gemme e inseguendo pecore. La gioia di scoprire ed esplorare mondi pieni di segreti, magia e sorprese è qualcosa che non svanisce con il tempo.

Detto questo, ciò che Toys for Bob ha fatto con la grafica è a dir poco straordinario. I mondi di Spyro sono ancora più magici di quanto potessimo immaginare negli anni Novanta.

John Fiorito, Responsabile delle operazioni, Insomniac Games: Non potevamo trovare un team migliore per questa rivisitazione dei giochi originali di Spyro. Siamo rimasti molto colpiti dalla serie Skylanders e volevamo vedere cosa sarebbero riusciti a fare con Reignited. I ragazzi di Toys for Bob sono venuti da noi nelle prime fasi di sviluppo per mostrarci il gioco e abbiamo subito capito che il risultato sarebbe stato sì fedele all’originale, ma anche in grado di avvicinare al franchise una nuova generazione di giocatori. Noi di Insomniac abbiamo dato il nostro contributo per quanto riguarda l’aspetto del gioco e il team di Toys for Bob ha sempre accolto i nostri suggerimenti e feedback. È stato emozionante vedere il gioco prendere vita su un nuovo hardware e l’attenzione ai dettagli in Reignited è stata a dir poco fenomenale. Ho rigiocato tutta la trilogia quando è uscita!

Ted Price: A nome di tutti noi di Insomniac, grazie di cuore ai ragazzi di Toys for Bob per essere rimasti così fedeli alla visione originale di Spyro.

Ai giocatori che seguono Spyro fin dall’inizio e ai nuovi fan che vivono le sue avventure per la prima volta, grazie per aver reso così magici gli ultimi 25 anni!

Paul Yan: Spyro ha fatto il suo debutto in un periodo determinante per la formazione di molti giocatori. Ci ha introdotto ai platform 3D come solo un drago poteva fare e ha chiaramente lasciato un segno indelebile. Insomniac ha saputo creare uno stile accattivante e intramontabile e ci ha subito fatto affezionare al draghetto, così tenero e intraprendente.

Sapevate che sono stati realizzati più di dodici diversi giochi di Spyro? Con il passaggio delle redini da uno sviluppatore all’altro, è interessante osservare tutti i diversi punti di vista e la ridefinizione delle priorità, ma ho sempre pensato che i giochi di Spyro diano il meglio quando basati su ampi movimenti attraverso mondi vasti e colorati, pieni di fascino e meraviglia, in cui Spyro è un draghetto impavido e ottimista, pronto ad affrontare qualsiasi sfida gli si pari davanti. Questa è l’icona intramontabile che conosco e verso la quale tendo a tornare più spesso.

John Fiorito: Spyro è uno sfavorito che però non si arrende mai. Cerca sempre di fare la cosa giusta e di aiutare quanto più possibile. E poi sputa fuoco. Come si fa a non amarlo?

Gioca a Spyro Reignited Trilogy, disponibile su PS5 e PS4.

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