Crea una nuova esperienza di gioco ritmico con l'elegante gioco musicale di Glee-Cheese Studio
A Musical Story è un nuovo tipo di esperienza musicale. Come suggerisce il nome, è un gioco musicale narrativo che segna il debutto del nostro studio francese Glee-Cheese Studio. Oggi sono felicissimo di annunciare che il gioco sarà disponibile per il download su PS4 e PS5 dal 2 marzo. Per ora, voglio raccontarvi più nel dettaglio come abbiamo creato questa esperienza unica.
In A Musical Story, bisogna suonare per sbloccare i ricordi. Il nostro personaggio, Gabriel, è in un letto d’ospedale, gravemente ferito. Vi immergerete nei suoi ricordi attraverso la musica. Ogni volta che riuscite a riprodurre correttamente una sequenza musicale, sbloccherete un frammento della memoria di Gabriel.
Ambientata negli anni ’70, la storia è incentrata sulla vita di una band che sogna di suonare al mitico Pinewood Festival. Non voglio rivelarvi troppo del loro viaggio, poiché è importante che sperimentiate tutti i colpi di scena. Ogni livello è significativo e unico. Abbiamo passato ore e ore sulla creazione della storia.
Creare questo gioco è stata una vera avventura, con un processo molto particolare. Ci sono quattro persone nel nostro studio: uno sviluppatore (Maxime), due compositori (io e Valentin) e un direttore artistico (Alexandre). All’inizio l’idea era molto semplice: volevamo creare un gioco musicale e raccontare una bella storia. Quindi abbiamo deciso di fare un gioco musicale narrativo! Ma per noi, tutto in questo gioco, dalla meccanica alla musica alla grafica, doveva essere sempre unico e coerente. Ed è per questo che ci sono voluti due anni prima che potessimo mostrare il gioco al nostro editore Digerati.
Tutto è iniziato dall’azione di gioco. Volevamo creare un gioco in cui comprendere la musica fosse importante. In A Musical Story, dovrete davvero sentire il ritmo di un brano musicale per riprodurlo perfettamente e andare avanti nella storia. Ma non vi preoccupate, le sequenze da riprodurre sono brevi, fluide e si ripetono finché non sarete riusciti a riprodurle per intero. Non esiste il game over. Avete tutto il tempo che vi serve per ascoltare la musica e comprenderla.
Dopo aver impostato il nostro concetto circolare, abbiamo deciso che l’interfaccia utente sarebbe stata un cerchio, per enfatizzarlo anche visivamente. Sullo schermo sembrava la nuvoletta di un ricordo. Da lì abbiamo dedotto che il tema della nostra storia sarebbe stato quello della memoria. A quel punto, abbiamo scritto un’enorme quantità di scenari diversi prima di trovare quello che meglio corrispondeva all’azione di gioco.
Il nostro direttore artistico, Alexandre, voleva vedere ambientazioni molto diverse e gli piaceva l’idea di un viaggio “on the road”. Io e Valentin, i due compositori, facciamo musica insieme da 20 anni e abbiamo sempre amato quella degli anni ’70. È così che ci è venuta l’idea del viaggio su strada di un chitarrista e della sua band negli anni ’70. Questo è anche il momento in cui abbiamo deciso che la nostra storia sarebbe stata raccontata solo da immagini e musica.
Dopo due anni di test e sperimentazioni, innumerevoli prototipi con diversi stili visivi e musicali, tutto era diventato finalmente coerente e logico. L’idea di un gioco basato sull’ascolto e sulla comprensione ha portato alla meccanica circolare. Questo ha portato all’interfaccia del cerchio, quindi al tema della memoria, al letto d’ospedale, ai ricordi del viaggio e via dicendo.
Questo processo di creazione ci ha dato una grandissima soddisfazione, poiché ci siamo sentiti come se stessimo creando, passo dopo passo, un gioco in cui tutto avrebbe avuto un senso e speriamo davvero che vi piacerà, quando uscirà il 2 marzo. Noi non vediamo l’ora!
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