PlayStation VR compie cinque anni

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PlayStation VR compie cinque anni

Scopriamo quali sono i titoli più giocati su PS VR e alcune curiosità direttamente dagli sviluppatori.

Oggi celebriamo il quinto anniversario dall’uscita mondiale di PlayStation VR, e vogliamo approfittare di questo momento per ringraziare tutti i nostri fan e la nostra eccezionale community di sviluppatori per aver accolto e supportato questa piattaforma negli anni. È incredibile constatare quanto la realtà virtuale si sia affermata come piattaforma di gioco negli ultimi cinque anni, e siamo orgogliosi che PS VR abbia contribuito significativamente alla crescita della VR.

E per celebrare questo traguardo di PS VR, volevamo ringraziare in maniera speciale tutti voi, fan di PlayStation: a partire da novembre, gli abbonati PlayStation Plus* riceveranno tre giochi extra per PS VR senza alcun costo aggiuntivo. Continuate a seguirci per avere più informazioni sull’aggiornamento di PlayStation Plus nelle prossime settimane.

Dal lancio di PS VR, abbiamo provato una serie di esperienze uniche in grado di restituire quel senso di presenza che avevamo in mente per questa piattaforma. Tra queste troviamo giochi acclamati dalla critica come l’elettrizzante Rez Infinite, con la sua esplosione di immagini e suoni, il platform Astro Bot Rescue Mission e la sua epica missione di salvataggio, oppure l’azione furtiva di Hitman 3.

Ci sono più di 500 giochi disponibili su PS VR, e qui vogliamo soffermarci a ricordare i cinque titoli più giocati** sulla piattaforma a distanza di cinque anni dal lancio.

I titoli più giocati su PlayStation VR nel mondo

  • Rec Room
  • Beat Saber
  • PlayStation VR Worlds
  • The Elder Scrolls V: Skyrim VR
  • Resident Evil 7: Biohazard

I titoli più giocati su PlayStation VR per regione

  • Europa 
    • Rec Room, PlayStation VR Worlds, Beat Saber, The Elder Scrolls: Skyrim VR, Resident Evil 7: Biohazard
  • Nord America
    • Rec Room, Beat Saber, The Elder Scrolls V: Skyrim VR, Job Simulator, Firewall: Zero Hour
  • Giappone
    • Resident Evil 7: Biohazard, The Elder Scrolls V: Skyrim VR, PlayStation VR Worlds, Beat Saber, Gran Turismo Sport

Il futuro di PS VR ci riserva moltissimi giochi, alcuni dei quali già in sviluppo come Moss: Book II, Wanderer, After the Fall, Humanity, Puzzling Places, Zenith: The Last City e altri ancora. I giochi creati per PS VR da alcuni degli sviluppatori più capaci del nostro settore, che amano mettersi costantemente alla prova per regalarci esperienze incredibili. 

Per celebrare al meglio quest’occasione, abbiamo fatto una passeggiata sul viale dei ricordi con gli sviluppatori, che ci hanno raccontato le loro reazioni quando hanno avuto per la prima volta tra le mani PlayStation VR.

PlayStation VR compie cinque anni

Potete raccontarci qual è stata la vostra prima esperienza con PS VR? 

  • Stavamo lavorando a un prototipo di VR nel 2015 ed eravamo in contatto con il team di PS VR. All’epoca ero ancora un po’ scettico su PS VR, ma i ragazzi del team mi hanno invitato a provare le demo che avrebbero portato alla GDC nel mese di marzo del 2015. È stata la demo di London Heist a convincermi del tutto sulle potenzialità dell’hardware. Nella sequenza iniziale, venivi interrogato da un tipo dall’aria brutale che reagiva ai movimenti della tua testa e alla direzione in cui rivolgevi lo sguardo. In quella successiva, ti ritrovavi a rovistare su una scrivania in cerca di oggetti con un’interazione totale delle mani grazie ai controller PS Move, poi finivi coinvolto in una sparatoria ed eri costretto a ripararti dietro al tavolo.  Era l’esperienza migliore che avessi mai provato in VR fino ad allora: mi sono letteralmente buttato per terra lì nella zona dedicata alla demo della GDC. Clamoroso! – Chandana Ekanayake, Outerloop Games 
  • La VR è una tecnologia che mi ha sempre interessato, quindi ho accolto subito con entusiasmo la notizia che PlayStation stava sviluppando un visore VR per uso domestico. La prima volta che ho avuto modo di provare PS VR stavo lavorando al prototipo di KITCHEN, che era praticamente il prologo di quello che sarebbe poi diventato Resident Evil 7: Biohazard. Fino ad allora avevo osservato il prototipo su un semplice monitor e potevo solo ipotizzare come sarebbe stato in VR, ma non avrei mai potuto immaginare quanto facesse ancora più paura una volta indossato il visore. Il livello di coinvolgimento che la realtà virtuale poteva offrire mi lasciò davvero senza parole. – Masachika Kawata, Capcom 
  • Da quel che ricordo, la mia prima esperienza con PS VR è stata con un prototipo di Project Morpheus (il nome in codice di PS VR nelle prime fasi di sviluppo): mi trovavo in cima a un trampolino altissimo che sovrastava una piscina olimpionica. Era una demo per dimostrare che la VR può farti venire vertigini. E avevano assolutamente ragione. – Nicolas Doucet, Team Asobi
  • Da giocatore, ho dei bellissimi ricordi di quando giocavo a Thumper su PS VR poco dopo il lancio, nel 2016.  È un gioco basato sul ritmo, che combina alte velocità e scenari favolosi per dar vita a un’esperienza fuori di testa, incredibilmente densa e appassionante.  Mi sono anche esaltato moltissimo vestendo i panni del Cavaliere Oscuro in Batman: Arkham VR. In quell’occasione ho capito quanto fosse coinvolgente interpretare un personaggio su PS VR, il che costituiva un enorme punto di svolta per chi avrebbe creato giochi in futuro. – Stu Tilley, Firesprite
  • Ricordo che nel 2016 ho assistito a un’anteprima di London Heist all’Università Carnegie Mellon grazie a un ex studente che presentava le prime demo all’Entertainment Technology Center. Fu emozionante scoprire che Sony si stava dedicando alla realtà virtuale con un impegno che non si vedeva per nessun’altra console. – Jesse Schell, Schell Games
  • Credo che la nostra prima esperienza con PS VR fu con Rush of Blood e RIGS: Mechanized Combat League. Rush of Blood era, e continua a essere, uno dei migliori titoli horror disponibili per la realtà virtuale. Quel gioco è pazzesco. Ne vorrei di più! RIGS: MCL è stato un vero spasso. Ci ha mostrato il potenziale concreto di un’esperienza multigiocatore in VR ed è stato di grande ispirazione. Era davvero all’avanguardia, uno dei migliori sparatutto multigiocatore in VR disponibili sul mercato.Hess Barber, First Contact Entertainment
  • Ricordo il mio incontro con Thumper: ero a casa di un amico che mi stava mostrando PS VR per la prima volta. Mi colpii davvero molto la semplicità con cui bastava passare in modalità VR per trovarsi di fronte a un’esperienza di gioco completamente diversa. Era lo stesso, identico gioco, ma il mondo aveva un sapore completamente diverso, molto più epico della sua controparte in 2D. Vladimír Hrinčár, Beat Games

In che modo PS VR ha influito sulla vostra percezione di ciò che è possibile fare con i videogiochi su console? 

  • Penso che il cambiamento più grande ci sia stato quando mi sono reso conto che i giocatori non stavano più vedendo le cose su uno schermo, ma potevano entrare nella realtà virtuale e trovarsi per davvero nel mondo di gioco. Pur continuando a offrire la stessa esperienza di gioco, era incredibile provare la differenza che c’era nel vivere quell’esperienza nella dimensione della realtà virtuale invece che sul solito schermo della TV. Masachika Kawata, Capcom
  • PS VR ha aperto a un nuovo modo di giocare che non si era mai visto prima.  Poter muovere le mani nello spazio circostante per mirare con un’arma, sollevare una botola, scalare una montagna, o persino lanciare una ciambella nel cubicolo di un collega regalava sensazioni completamente nuove rispetto ai vecchi modi di giocare.  Il coinvolgimento che PS VR offre, grazie alla qualità dei suoi display, è il modo più intenso di vivere il mondo di gioco: potersi sedere al tavolo della casa principale in Resident Evil 7 nella versione per PS VR è davvero qualcosa di indimenticabile! – Stu Tilley, Firesprite
  • PS VR ci ha davvero dato l’opportunità di semplificare l’esperienza di gioco portandola a un livello molto più istintivo. L’esempio migliore che mi viene in mente è il fatto di poter eliminare completamente i controlli dedicati alla telecamera. Diventando tu stesso la telecamera, non devi preoccuparti di imparare a gestire la visuale e puoi concentrarti solo sull’azione. Guardarsi intorno, sporgersi per vedere oltre un muro: sono quel genere di azioni che normalmente compiamo senza pensare, ma che diventano particolarmente difficili da incorporare nei videogiochi tradizionali. Con PS VR questo tipo di semplificazioni sono, passatemi il gioco di parole, virtualmente infinite, e questo ci ha permesso di creare un prodotto molto più accessibile. – Nicolas Doucet, Team Asobi
  • PS VR è davvero comodo da usare per lunghi periodi di tempo e permette di sperimentare con ogni tipo di design in moltissime varietà di giochi. Per questo motivo, abbiamo sviluppato tre tipi di esperienze diverse per la piattaforma: Wayward Sky, un gioco d’azione e d’avventura in terza persona che ricorda un diorama; Dino Frontier, un simulatore di villaggio western con i dinosauri; Falcon Age, un gioco d’azione in prima persona dove hai un falco come compagno. Tutti e tre i giochi sfruttano l’hardware di PS VR, e durante lo sviluppo abbiamo dovuto ripensare da zero come approcciare ogni genere, per comprendere appieno tutto quello che potevamo fare con la piattaforma. – Chandana Ekanayake, Outerloop Games 
  • Se pensiamo al futuro della realtà virtuale, è evidente che PS VR sia solo la punta dell’iceberg. Credo davvero che, prima o poi, la VR diventerà il modo principale di giocare. PS VR è l’unica vera piattaforma VR dedicata al gaming. Può ancora vantare il maggior numero di giochi di qualità rispetto a qualsiasi altra piattaforma VR attualmente disponibile. Con così tanti titoli di spicco, PS VR è davvero la via d’accesso ai giochi tripla A in realtà virtuale. Ci ha dimostrato quanto sia concreta la VR e quale potrebbe essere la direzione da seguire con i giochi del futuro. – Hess Barber, First Contact Entertainment
  • È come la differenza tra il giorno e la notte: PS VR con i controller PS Move apre le porte a una serie di possibilità semplicemente impensabili per uno schermo 2D e controller tradizionali. Vladimír Hrinčár, Beat Games

Che indicazioni dareste a chi ha intenzione di sviluppare un gioco per PS VR? Avete qualche consiglio in particolare?

  • Abbiamo capito subito che è meglio cominciare presto a fare le prove sull’hardware, anche per le cose più semplici e banali. C’è una grossa differenza tra le tue aspettative e quello che invece accade quando provi il gioco su PS VR.  Mentre lavoravamo a Falcon Age, abbiamo collaborato con una falconiera di Washington per assicurarci di rappresentare la falconeria in modo realistico nel gioco. Ci ha dato delle informazioni davvero utili su come si comporta un falco dopo la caccia, sul modo in cui dispiega le ali per proteggere la preda e su come reagisce all’acqua.  C’è stato anche un episodio un po’ traumatico. Parlo di quando ci ha avvertito di non guardare il falco dritto negli occhi, perché ci avrebbe considerato una minaccia! È davvero difficile non rimanere imbambolati di fronte a un uccello così maestoso, ma siamo riusciti a evitarlo e a tornare a casa tutti quanti illesi. – Chandana Ekanayake, Outerloop Games 
  • Abbiamo lavorato tanto su KITCHEN, il prototipo per PS VR che avrebbe costituito la base di partenza per l’inserimento della realtà virtuale in Resident Evil 7: Biohazard. Era la prima volta che ci cimentavamo con quel tipo di gioco, quindi abbiamo eseguito moltissimi test interni. Ricordo ancora bene i colleghi che prendevano parte ai test: saltavano sulle sedie o scattavano proprio in piedi per la paura; ci ripetevano, un po’ per scherzo ma anche un po’ risentiti, che l’esperienza era “troppo spaventosa”. All’epoca pubblicammo una piccola parte di quelle riprese, ed è sicuramente molto divertente da vedere, per chiunque sia interessato. – Masachika Kawata, Capcom
  • Quando stavamo sviluppando il nostro titolo horror, The Persistence, per PS VR, ci capitava spesso di indossare il visore mentre lavoravamo alle funzioni del gioco, ritrovandoci completamente persi nel lavoro.  Il gioco, però, ha anche un’app dedicata che ti permette di cambiare alcuni aspetti dell’ambientazione.  Uno dei membri del team (che è meglio non nominare!) adorava piazzare mostri a tradimento alle spalle di chi stava lavorando al gioco per i fatti propri.  Così, quando il malcapitato di turno veniva attaccato all’improvviso da un mutante rabbioso sbucato dal nulla, le sue urla si potevano sentire in tutto lo studio! – Stu Tilley, Firesprite 
  • A circa metà dello sviluppo di Firewall, ci siamo resi conto che i nostri test interni erano particolarmente divertenti perché tra membri del team ci conoscevamo tutti e comunicavamo senza problemi. Quindi ci è venuto il dubbio che, se le persone si fossero ritrovate a giocare con degli sconosciuti, l’imbarazzo avrebbe rischiato seriamente di compromettere l’esperienza per i più timidi, e la cosa ci preoccupava. Ma la cosa bella è che PS VR è davvero coinvolgente e ha il microfono integrato, tanto da rendere socievole la maggior parte delle persone. La possibilità di comunicare non solo ha fatto crescere il gioco, ma ha permesso a tantissima gente da ogni parte del mondo di incontrarsi e di fare amicizia; alcuni si sono addirittura sposati e hanno avuto dei bambini.  La funzione che ci spaventava è diventata a tutti gli effetti uno dei punti di forza del gioco, grazie alle incredibili possibilità di socialità che offre. Hess Barber, First Contact Entertainment

*L’abbonamento a PlayStation Plus è soggetto a una tariffa di abbonamento periodica addebitata automaticamente fino alla cancellazione. Termini completi: play.st/PSPlusTerms.

**Dati del periodo compreso tra il 13 ottobre 2016 e il 31 agosto 2021. Non includono The Playroom VR

PlayStation®VR non è indicato per i minori di 12 anni. Per utilizzare PlayStation®VR è necessario un sistema PlayStation®4 o PlayStation®5 (venduti separatamente).

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