Io sono la tua GPU: il pop digitale di Astro’s Playroom

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Io sono la tua GPU: il pop digitale di Astro’s Playroom

Il 12 marzo divertiti con l'atmosfera futuristica della colonna sonora digitale

Ciao a tutti! Per celebrare l’uscita della colonna sonora digitale ufficiale di Astro’s Playroom alla fine di questa settimana, ho pensato che sarebbe stato divertente dare un’occhiata al “dietro le quinte” del processo creativo della traccia a cui i giocatori hanno risposto con maggiore entusiasmo: il brano della GPU.

La maggior parte della musica presente in questo post non compare effettivamente nel gioco o nella colonna sonora. Si tratta di estratti di materiale top secret e un po’ imbarazzante, che non sono è concepito per essere ascoltato da qualcuno all’infuori dei miei collaboratori del Team Asobi. Tuttavia, spero che proprio questo motivo gli estratti siano interessanti!

Ascolta il brano della GPU così come appare nel gioco finale.

La Giungla della GPU è stata la prima area del gioco che ho affrontato. Sebbene fosse ancora in fase di sviluppo, l’azione di gioco era in fase avanzata e mi sembrava quindi un buon punto di partenza. Per il primo tentativo ho scelto un approccio piuttosto tradizionale alla creazione della colonna sonora per la fase della giungla, con tanto di flauti di Pan di ordinanza:

Il team trovava la traccia un po’ troppo prevedibile. Tuttavia, la melodia era accattivante e questo è un elemento importante per i giochi di Astro Bot, considerata la loro natura platform in stile “old school”. Quindi, prima di proseguire nella ricerca, ho provato a rendere la traccia un po’ più “digitale” o “elettronica”:

Questa interpretazione era più in linea con Astro, ma ci preoccupava la possibilità che le persone con poca dimestichezza della cultura musicale dei videogiochi potessero non cogliere a pieno la traccia. Di conseguenza, ho iniziato a cercare un suono più contemporaneo, soppesando l’idea di comporre un brano.

Prima ancora di iniziare a lavorare al gioco, avevo immaginato di personificare la console PlayStation 5 dandole una voce. Ciò stuzzica l’idea che, forse, conosci da sempre la PS5 o che in qualche modo l’hai già incontrata… come se fosse la tua anima gemella. Ma tenevo da parte questa idea per l’area Piazza della CPU, poiché mi sembrava più appropriata. Tuttavia, quando ho ripreso a lavorare sulla musica per la Giungla della GPU ho colto l’occasione per presentare questa idea al team. Ecco la mia prima bozza:

Ecco il testo:

GP-You and GP-Me, here amongst the trees.(GP-tu e GP-io, qui in mezzo agli alberi.)

GP-You and GP-Me, as far as your eyes can see.(GP-tu e GP-io, fin dove puoi posare lo sguardo.)

Voxels and sprites;(Voxel e sprite;) pixels delight;(tripudio di pixel;) shaded perfectly.(in perfetto 3D.)

GP-You and GP-Me.(GP-tu e GP-io.)

GP-You and GP-Me.(GP-tu e GP-io.)

Il testo è interessante, ma il tono generale ricalcava troppo il concetto di “anima gemella eterea” di cui parlavo prima, quindi non era adatto alla Giungla della GPU. Quindi ho deciso di non condividerlo con il team (e questa sarà la prima volta che ne sentiranno parlare… sorpresa!). Tuttavia l’ho utilizzato come punto di partenza, da cui ho sviluppato questo:

Il team trovava che a questa versione, seppur giocosa, perdesse in termini di divertimento: il tono era stato sovvertito diventando così troppo serio. Oh no! Tuttavia, il riff principale aveva fatto colpo e il team ha deciso di utilizzarlo nell’area Piazza della CPU.

Dovendo ricominciare da capo, avevo ormai saggiato il terreno in un paio di direzioni diverse e individuato i confini entro cui creare delle proposte accettabili. A quel punto avevo sviluppato un approccio che speravo mi consentisse di trovare il miglior compromesso tra i due mondi. Volevo comunque provare a far funzionare l’idea del brano, ma piuttosto che portarla avanti e farla diventare una distrazione, mi sono concentrato sul ritmo delle percussioni e dei bassi per creare l’energia giusta, quindi ho lavorato sul testo e sulla melodia. Ecco cosa ho inviato a Nicolas Doucet, direttore creativo di Astro’s Playroom (garantendogli che avrei aggiunto un vocoder alla mia voce!):

È un risultato alla buona, ma persino in questa fase era interessante e non vedevamo l’ora di provare a farlo funzionare.

In fase di composizione pensavo ai geniali programmatori specializzati in grafica che conosco o con cui ho lavorato e volevo che il testo risultasse in un qualche modo autentico per loro. Ma sapevo anche di non poterlo limitare a un elenco di terminologie di rendering, perché non è un argomento conosciuto dal grande pubblico. Non so bene quando mi sono reso conto che l’idea della canzone d’amore che avevo soppesato in precedenza poteva funzionare. Tuttavia, ricordo con precisione il mio entusiasmo all’idea di far funzionare il testo su più livelli, perché in questo modo potevo smussare gli aspetti più tecnici e rendere il brano gradevole.

Per trovare il tono giusto per la traccia sono stati necessari dei compromessi. È stato difficile aggiungere nuovi elementi alla mia creazione senza comprometterne l’identità.  Ecco una versione di questa fase esplorativa della produzione:

Ho imparato qualcosa da ogni piccolo passo falso e, perseverando, ciascuno di essi mi ha aiutato a far quadrare le cose. Provi e riprovi. Finché, a un certo punto, ti rendi conto che ci sei riuscito! Ecco un’anteprima della versione finale disponibile nell’album della colonna sonora:

Sono estremamente grato di avere dei collaboratori così brillanti e pieni di fiducia nel Team Asobi: mi hanno incoraggiato e dato il tempo e lo spazio necessari per esplorare idee come questa; quindi, hanno sfruttato le loro competenze e abilità per trovare il modo di incorporare le idee nel progetto in modo olistico. Non tutti i brani che compongo sono soggetti a un periodo di gestazione tanto lungo o tortuoso. Questa prima traccia ha avuto l’onere di impostare una direzione che guidasse l’intero progetto.

Volevo anche cogliere l’occasione per mostrare un processo creativo che così spesso resta invisibile: i compositori tendono a discutere del loro lavoro a prodotto finito, ma raramente le nostre idee nascono già completamente formate. Trovare la direzione giusta della musica è stato un viaggio.

Grazie per avermi accompagnato! Spero che questo breve approfondimento sul mio mondo ti sia piaciuto. La colonna sonora ufficiale di Astro’s Playroom, pubblicata da Sony Masterworks, sarà disponibile qui in formato digitale il 12 marzo. Buon ascolto!

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