Impegnativo ma incredibilmente appagante, il nuovo episodio in salsa samurai di Team Ninja è un fantastico esempio di avventura masocore.
Non penso di aver mai provato così tanta soddisfazione nello sconfiggere un boss come quando ho sferrato l’attacco decisivo a Enenra, il terribile mostro infuocato di Nioh 2. Dopo aver saltato sulla sedia dalla gioia, ho realizzato di averci impiegato due ore usando tutti gli elisir rigeneranti, oltre ad aver pensato, più volte di quanto mi piacerebbe ammettere, di mollare tutto in preda alla rabbia. Ciononostante, l’adrenalina, la gioia, il… sollievo nell’averlo abbattuto hanno contribuito a dissipare ogni mio dubbio.
Vale la pena ricordare però che quello con Enenra non è uno degli scontri finali. Oh no. Vi ritroverete ad affrontare Enenra sin da subito nel rinnovato sequel di Team Ninja. Questa mostruosa creatura è la prima grande prova che aspetta tutti i giocatori così coraggiosi da volersi addentrare in uno dei giochi più difficili di quest’anno. Ci va giù pesante, e verrete annientati prima ancora di poter dire “spoglie mortali”. Tuttavia, l’adrenalina entrata in circolo nello schivare i turbolenti attacchi di un boss, nell’assestare il fendente decisivo e nel veder comparire la scritta “Missione completata” hanno alimentato il mio desiderio di azione masochistica in Nioh 2.
Fortunatamente, provare questa sensazione non è così difficile.
Altri titoli dello stesso genere puntano tutto sui boss e su monumentali scontri per mettere alla prova le abilità dei giocatori. Ciò che amo di Nioh 2 invece è il perfetto equilibrio tra il viaggio necessario per arrivare a scontrarsi con i boss e gli scontri di fine livello.
Ogni meraviglioso scenario, dalle splendide catene montuose costellate di imponenti castelli alle umide caverne brulicanti di terrificanti ragni e creature serpentesche come la Nure-Onna, vi offre la possibilità di dimostrare il vostro valore nel resistere ai violenti attacchi di nuove pericolose tipologie di nemici. Hanno brandito lame, evocato spiriti, si sono fatti esplodere e mi hanno persino lanciato i propri escrementi nel tentativo di fermare la mia avanzata, a volte riuscendoci. Tutti i samurai e gli Yokai che ho affrontato si sono rivelati pericolosi esattamente quanto un boss, contribuendo ad alimentare una costante atmosfera di paura e tensione. Ogni volta che riuscivo a superare le avversità, però, anche quelle costituite da un soldato di basso livello, ecco l’adrenalina, pronta ad avvolgermi e accompagnarmi alla battaglia successiva.
La vittoria tuttavia non è sempre stata a portata di mano. Abbiamo visto tutti i film in cui un apprendista guerriero scompare tra le montagne per perfezionare le proprie abilità, trasportando secchi d’acqua lungo interminabili scalinate per prepararsi all’inevitabile scontro con il “nemico finale”. Ogni morte in Nioh 2 (e fidatevi, ce ne sono state un sacco) ha contribuito a riempire i miei secchi d’acqua personali, preparandomi alle sfide successive e spingendomi ad apprendere le abilità necessarie per eliminare gli avversari. E ne ho adorato ogni singolo istante.
Una delle caratteristiche migliori di Nioh 2 è il modo in cui gioca con ciò che ha reso l’originale un titolo così bello. Il sistema delle impugnature rimane immutato, ma le nuove abilità Yokai (un fantastico e velocissimo contrattacco esplosivo, così come gli attacchi personalizzabili) fanno sì che, nonostante avessi ottenuto il trofeo di platino in occasione del primo Nioh, abbia dovuto indossare i panni del principiante ancora una volta. Ritornare al livello 100 e superarlo, acquisire abilità e partecipare alle numerose sfide in collaborazione con gli altri giocatori lungo tutto il percorso ha costituito uno dei momenti più divertenti di questa generazione per quanto mi riguarda, garantendo così a Nioh 2 il riconoscimento di Editors’ Choice.
Ho dedicato centinaia di ore al primo Nioh, e farò lo stesso con questo straordinario sequel. Avrò anche terminato il gioco, raggiungendo i titoli di coda di Nioh 2, ma ci sono ancora un sacco di emozionanti missioni Crepuscolo e tanti nuovi massacratori di Yokai che attendono il mio aiuto.
Che aspettate? Offrite una tazza Ochoko presso il Santuario e potremmo rivederci presto sul campo di battaglia.
Eric Whelan
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