
Salvate i vostri amici da robot malvagi, sbloccate personaggi e combattete per salvare il mondo nel ruolo di un cane samurai
Dogurai venne realizzato per la prima volta durante una GameJam a tema GameBoy nel 2014. Fortemente ispirato dai classici dei giochi platform e dalle mascotte videoludiche degli anni 90, il gioco è nato dalla semplice idea di un cane samurai che combatte i robot.
All’inizio non eravamo sicuri di volere effettivamente portare a termine il gioco, per cui l’abbiamo lasciato fermo per circa due anni. Dopo averlo portato a un evento locale di giochi indie, però, abbiamo ricevuto diverse reazioni positive e abbiamo quindi deciso che Dogurai sarebbe stata la nostra prima pubblicazione commerciale.
Una delle sfide maggiori è stata la nostra stessa mancanza d’esperienza. Avevamo già una certa dimestichezza con le GameJam, ma c’è un’enorme differenza tra prototipare velocemente un’idea e portare effettivamente a termine la realizzazione di un gioco in tutti i suoi livelli, le meccaniche e i boss.
Il processo di sviluppo è stato molto iterativo. Ogni livello è stato realizzato e migliorato più e più volte, man mano che ne abbiamo inquadrato e raffinato l’identità e le caratteristiche, nonché durante il bilanciamento della difficoltà generale del gioco. Abbiamo optato perché fosse un’esperienza impegnativa ma non impossibile, ed è stato fondamentale portarlo a molti eventi locali per farlo provare a diverse persone.
- Otto diversi livelli, ognuno che presenta una sfida diversa, dalle corse in moto alla fuga da un muro di lava!
- Boss unici ed entusiasmanti! Ogni boss è differente!
- Pixel art solida e musiche accattivanti a contorno di un sistema a piattaforme ben concepito!
- Cani. Spade. Robot.
Sviluppare Dogurai è stato grandioso, sono incredibilmente soddisfatto del risultato finale! Spero che vi divertiate anche voi!
Nel mio caso più che “Dogurai” lo chiamerei “Dogumai”. Nel 2020 non so come si possa aver voglia di giocare un titolo con grafica da GameBoy (gloriosa console portatile del secolo scorso).
Ma scherziamo?! Quando dico “grafica da Game Boy” io sono ironico, invece loro mi prendono sul serio! Accidenti alla mia boccaccia. Ah, a proposito: No, grazie.