La toccante avventura Ghost Giant sarà disponibile da domani su PS VR

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La toccante avventura Ghost Giant sarà disponibile da domani su PS VR

Il direttore creativo e artistico Olov Redmalm parla dell'aspetto artistico e dell'atmosfera di questo bellissimo gioco

Come molti miei coetanei, da piccolo costruivo città di cartone, ramoscelli o scarti che trovavo in giro e inventavo delle storie. Avrei voluto poter dare vita ai giocattoli che abitavano nella mia città e poter creare una vera storia, invece che muoverli come marionette. E se uno di loro all’improvviso avesse alzato lo sguardo e si fosse accorto di me?

Nella nostra nuova avventura VR avrete la possibilità di vivere proprio quel momento, quando incontrerete il ragazzino-gatto Louis!

Siete lì nel suo mondo, sotto forma di gigante fantasma. Siete reali, grandi come una collina e spaventosi come un tuono. Vi abbassate verso di lui per toccarlo, lui grida e fugge per nascondersi dietro un masso. Da lì in poi sta a voi decidere come guadagnare la sua fiducia.

Il nostro grafico di effetti visivi André Jönsson ha fatto un gran lavoro per creare gli effetti che rendono più reale e magica la connessione tra voi e Louis.

Ghost Giant

Il mondo ha un aspetto e un’atmosfera molto “artigianali” e questo è sempre stato il denominatore comune nello sviluppo dello stile di gioco. Ci sono cumuli di cartapesta che fanno da fogliame e cartoncini colorati al posto dei palazzi, il tutto tenuto insieme da puntine, chiodi e nastro adesivo.

Lo stile ha anche aiutato a ottimizzare il gioco, permettendo al nostro grafico dell’ambiente, Leo Brynielsson, di concentrarsi sul dipingere bellissime texture dall’aspetto artigianale, invece di creare modelli con materiali elaborati e un alto numero di poligoni. Il che, oltretutto, ha anche reso molto felice Patrik Häggblad (il programmatore incaricato di far girare il gioco senza intoppi).

Ghost Giant

Grazie ai nostri programmatori, Kristian Dam e Katharina Wunder, il gigante fantasma può sollevare muri, tetti o ruotare intere case, prendere una gigantesca gru e usarla come canna da pesca, o raccogliere un grosso masso e scagliarlo oltre i boschi.

C’è anche l’aspetto tattile di avvicinarsi per ascoltare le conversazioni nella città, o di mettere cappelli buffi sulle persone (grazie al nostro capo programmatore e produttore, Sebastian Strand, gran bell’investimento di tempo). Volevamo trasmettere la sensazione che si ha da bambini nell’esplorare un diorama appena creato, con il minuscolo mondo che prende vita mentre ci si gioca.

Ghost Giant

Gli abitanti di Sancourt, la cittadina della nostra storia, dovevano sembrare dei pupazzi giocattolo che hanno preso vita, creati a mano con cura, in questo caso dalla nostra fantastica Maria Svenningsson, capo grafico e intagliatrice di legno.

La bozzettista del progetto, Stina Rahm, è particolarmente brava a disegnare animaletti adorabili e le abbiamo detto di scatenarsi nel farlo. Questo ha aggiunto ancora più particolari ai personaggi. Monsieur Tulipe, il cervo fioraio della città, mangiucchia i propri fiori quando nessuno guarda, mentre Monsieur Bonbon, un burbero leone, è costretto a seguire le orme dei suoi genitori e vendere verdure.

Scegliere di creare personaggi antropomorfi è stato anche un bel modo per trovare uno stile accessibile con forme e caratteristiche ben distinte, che permettono di riconoscerli anche se sono così piccoli. Sono anche molto carini e a noi piacciono gli animali.

Ghost Giant

Quando il primo prototipo è stato creato da un piccolo team guidato dall’amministratore delegato di Zoink, Klaus Lyngeled, la storia si svolgeva in una vivace cittadina americana. Tuttavia, quando la sceneggiatrice di Ghost Giant, Sara B. Elfgren, ha visto la demo per la prima volta, con i suoi colori pastello, ha subito pensato a The Umbrellas of Cherbourg (1964). Ha suggerito di scrivere la storia e disegnarne la grafica come se fosse ambientata in una città inventata della Francia degli anni Sessanta.

Ho messo insieme un collage di presentazione basato su immagini di cittadine francesi pittoresche, abiti e vecchie auto degli anni 50 e 60 e il risultato era perfetto per la storia e l’atmosfera. Così abbiamo tentato di produrre qualcosa che è molto diverso da ciò che avevamo fatto in passato nei nostri giochi, con felini capelloni annoiati invece di bulli della scuola e verdi campagne al posto di strade chiassose e fumose.

Raccontare una storia tramite questo mezzo e su scala ridotta si è dimostrata inizialmente una sfida, ma quando abbiamo cominciato a pensare al gioco come a un teatro accogliente, tutto si è rapidamente sistemato.

Quando succede qualcosa di importante sulla scena, abbassiamo le luci e puntiamo i riflettori sull’azione. Abbiamo anche ridotto il rumore di sottofondo e usato musiche diverse. E infine, le animazioni espressive di Stefan Markan, Mathias Lorensson e Willand Sköld Ringborg, insieme alla colonna sonora di Marcus Klang completano meravigliosamente la narrazione.

Ghost Giant

Domani, 16 aprile, vi diamo il benvenuto a Sancourt! Il team ha lavorato a lungo e duramente su questo progetto e ognuno di noi ci ha messo un pezzetto di cuore. Speriamo che vi godrete la vostra permanenza, vi farete nuovi amici e nuovi ricordi.

Ricordatevi solo che, anche se siete i giganti grandi e grossi della storia, siete qui perché Louis ha bisogno di voi. Solo lavorando insieme come amici riuscirete a scoprire di più su di lui e a imparare cosa significa essere un gigante fantasma.

Ghost Giant

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