Una guida per partire con il piede giusto nella nuova modalità PvP di Ghost Recon Wildlands
In Ghost Recon Wildlands dovete affrontare gli scagnozzi del cartello e le forze di sicurezza corrotte di un intero paese, ma ora ci sono nuovi avversari all’orizzonte: gli altri giocatori. Ghost War, la nuova modalità PvP che verrà introdotta in Ghost Recon Wildlands con un aggiornamento gratuito in autunno, metterà l’una contro l’altra due squadre da quattro giocatori in mappe inedite e disseminate di ripari. Dal 21 settembre, potrete averne un assaggio partecipando all’Open Beta, aperta a tutti i membri di PS Plus (anche quelli che non possiedono Ghost Recon Wildlands).
Disponibile dalle 12:00 CEST del 21 settembre alle 12:00 CEST del 25 settembre (con precaricamento dalle 09:00 CEST del 20 settembre), l’open beta indipendente su PS4 comprenderà due mappe e sei classi selezionabili (su un totale di 12): è un’occasione perfetta per familiarizzare con i marcatori sonori, le meccaniche di soppressione e tutte le altre nuove funzionalità introdotte in Ghost War per incentivare il gioco di squadra tattico e furtivo.
La beta di Ghost War si giocherà su cinque mappe diverse. Le sei classi di personaggi (Avanguardia, Tank, Scout, Artigliere, Copertura e Cecchino) sono divise in tre categorie: assalto, supporto e tiratore scelto. Per affrontare subito la beta con il piede giusto, eccovi una panoramica delle categorie di classi e un’analisi approfondita di alcune tattiche specifiche per le mappe fornite dagli sviluppatori in persona.
Assalto: le classi d’assalto sono gli specialisti della prima linea, e sono dotate di abilità incentrate sull’aggressività. Possono ingaggiare efficacemente gli avversari a media-lunga distanza e il loro obiettivo principale è abbattere i nemici e prendere il controllo delle aree. L’approccio furtivo e l’avanzata ad armi spianate sono entrambe strategie adatte alle classi d’assalto.
Supporto: le classi di supporto sono dotate di droni e possono fornire ai compagni di squadra informazioni sulla posizione e sugli spostamenti dei nemici. Sono equipaggiate per gli scontri a medio e corto raggio, quindi per loro è consigliabile usare un approccio più cauto. Sono in grado di fornire fuoco di copertura o tenere d’occhio i nemici intenzionati a colpire sui fianchi.
Tiratore scelto: anche se alcune classi di questa categoria sono più versatili di altre in termini di tattiche di combattimento, tutti i tiratori scelti sono specializzati in combattimento a lunga distanza e soppressione del nemico. Le postazioni elevate o i punti con una visuale libera sul campo di battaglia rappresentano per i tiratori scelti un vantaggio su tutte le altre classi. Molti di loro sono poco efficaci a corta distanza, quindi è consigliabile tenerli al riparo mentre si dirigono verso le posizioni strategiche.
Ora vediamo come potrete sfruttare queste conoscenze. Abbiamo chiesto agli sviluppatori di Ghost Recon Wildlands qualche suggerimento specifico per le varie mappe par aiutarvi a partire subito in quarta (o ad avanzare con cautela sfruttando ogni riparo, a seconda della situazione). Ecco un’analisi strategica di due delle cinque mappe presenti nell’Open Beta: Deforestazione e Avamposto nel deserto.
Deforestazione
Combattere in una segheria significa una cosa sola: gli alberi saranno il vostro riparo principale, sia che si tratti di cataste di tronchi nella vasta area centrale o della fitta macchia che circonda il perimetro. I punti di rientro a nord e a sud (indicati dalle frecce) offrono entrambi accesso a percorsi per attaccare ai fianchi e raggiungere le postazioni di tiro, mentre la struttura asimmetrica della mappa rende ancora più fondamentale la conoscenza del luogo. Per esempio, i tiratori del punto di rientro a sud possono passare a ovest e piazzarsi fra gli alberi (come indicato qui sotto dal grande cerchio verde), ma devono tenere a mente che i tiratori provenienti da nord possono sfruttare un percorso più breve e diretto per arrivare a un crinale alberato (l’ovale verde) da cui osservare l’approccio degli avversari.
Se vi allontanate troppo dai compagni per cercare il punto di tiro perfetto, potrebbero avere difficoltà nel rianimarvi se verrete colpiti. Le rianimazioni sono uno strumento vitale per rimettersi in piedi negli incontri senza rientro di Ghost Recon, quindi sarebbe meglio posizionare i supporti nei due piccoli cerchi verdi per permettere loro di intervenire velocemente quando necessario. Queste aree rappresentano anche un’ottima posizione per individuare gli avversari che avanzano e stanare i cecchini con il drone di sorveglianza; in più, forniscono una buona visuale per il fuoco di soppressione.
Il fuoco di soppressione è estremamente efficace in Ghost War, e può essere un supporto fondamentale per un attacco sui fianchi. Le strade sono ovviamente i percorsi più rapidi, ma la scarsità di ripari le rende pericolose. Se riuscirete a bloccare la posizione del nemico mentre un compagno avanza a tutta velocità, potrete avere un vantaggio di campo considerevole. Ricordate di piazzare trappole sulle porte o vicino ai ripari più ovvi, perché anche i vostri avversari cercheranno di aggirarvi.
Avamposto nel deserto
L’ostico terreno del deserto è piuttosto avaro di ripari naturali, quindi i giocatori dovranno sfruttare rocce e piccole variazioni altimetriche del suolo per nascondersi. Quando un drone nemico è in pattuglia, è meglio muoversi il meno possibile e rimanere accanto alle rocce o ai cespugli più grandi. I droni hanno un tempo di ricarica: approfittate di questo momento per spostarvi. Le due zone verdi più a sud indicano le aree in cui i giocatori provenienti dal punto di rientro meridionale possono trovare riparo superando il campo aperto.
Sui lati della mappa sono presenti due torri da cecchino, indicate dai due cerchi verdi simili a est e a ovest. La torre occidentale è la più esposta, quindi la scelta migliore è rimanere in basso e sparare da dietro i supporti. Inoltre, non esitate a cercare riparo nel locale vicino se un nemico scopre la vostra posizione. Salire sulla torre orientale è altrettanto rischioso, viste le linee di tiro disponibili dal punto di rientro meridionale. Raggiungete in fretta questa posizione e disseminatela di trappole per difendervi da qualsiasi nemico pronto a salire dopo di voi.
Se il vostro punto di rientro è a sud, potrete accedere rapidamente all’edificio più vicino, che può diventare un punto perfetto per organizzare una coppia supporto/assalto. Dal punto di rientro a nord potete invece dirigervi verso la grande roccia indicata dal grosso cerchio verde centrale, che vi fornirà un’ottima visibilità per comunicare la posizione degli avversari ai vostri compagni. Il cerchio più piccolo a nord fornisce una visuale più riparata, nel caso in cui i tiratori abbiano già preso di mira la grande roccia. Durante lo scontro, visitare uno dei punti di rifornimento indicati dalle icone della salute e delle munizioni può darvi un notevole vantaggio, ma dovrete contare sul supporto di un compagno, perché il nemico vi starà sicuramente osservando.
La versione completa di Ghost War arriverà in autunno sotto forma di aggiornamento gratuito per tutti i possessori di Ghost Recon Wildlands. Per dare un’occhiata a Ghost War prima dell’avvio dell’Open Beta, guardate l’anteprima su twitch.tv/ubisoft alle 18:00 CEST del 19 settembre. L’evento inizierà alle 14:00 CEST con un evento pre-show di quattro ore con ospiti speciali. Inoltre, una replica dell’intero programma (pre-show incluso) è prevista per le 20:30 CEST.
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