Il creatore della nuova avventura racconta come è nata la sua interpretazione alterata del Minotauro
Salve a tutti! Sono Samuele Perseo di Forge Reply, il team che ha realizzato il nuovo gioco per PlayStation VR. Siamo emozionatissimi di essere di nuovo qui con voi, perché l’attesa ormai è quasi finita: Theseus sarà disponibile su PlayStation VR il 26 luglio!
Ecco qua un nuovo trailer per festeggiare l’annuncio della data di pubblicazione:
Non vogliamo rovinarvi la sorpresa, ma come potete aver capito dal trailer, Theseus è intrappolato e sembra non avere alcuna via d’uscita. Toccherà a voi scoprire che cosa stia succedendo e che cosa sia opportuno fare. Questa è solo una delle differenze con il mito originale ed è solo una piccola differenza. Il Minotauro invece… quello è bello grande e grosso!
Ma come siamo arrivati a questa prospettiva su una delle più famose creature della mitologia occidentale? Come già avrete capito leggendo il nostro post precedente, volevamo che il gioco si fondasse sul rapporto impari tra un uomo “normale” e un nemico terribile e invincibile.
D’altro canto ci piaceva anche l’idea di calare il giocatore in un’ambientazione nota, che potesse riconoscere a prima vista, ma distorcendo e modificando alcuni elementi per poter raccontare una storia tutta nostra. Il processo di progettazione del personaggio punta a esprimere questi due concetti di base.
Le prime versioni del Minotauro ricordano più un toro o la versione classica di Asterione, il figlio del re di Creta Minosse. Continuando a realizzare i disegni, ci siamo resi conto che i vincoli che ci eravamo posti non rappresentavano nessun valore aggiunto per l’atmosfera del gioco.
Abbiamo puntato su qualcosa di più alieno e inquietante e da qui è nata la sostanza nera di cui è fatto il corpo del mostro. Non solo, ci siamo spinti oltre ed abbiamo ricoperto anche il labirinto della stessa sostanza melmosa, per trasmettere un’atmosfera di oscurità e di sporco. Per non parlare dei leccapiedi del Minotauro, piccole creature a forma di ragno che vi seguiranno laddove il loro padrone non può.
Volevamo comunque mantenere alcuni elementi riconoscibili. Abbiamo lavorato, per esempio, sulla silhouette del Minotauro, in modo che la sua ombra somigliasse alla creatura originale. Un altro elemento importante è la testa, e abbiamo cercato di renderla più iconica possibile, quasi una firma e un simbolo dell’intero gioco.
È inoltre molto utile per il gameplay il fatto che la testa sia costituita da ossa di colore bianco, perché aiuta il giocatore a individuare i movimenti del nemico. Avrete anche notato che uno dei corni è rotto, e non si tratta di una coincidenza… Ma come dicevamo prima, non vogliamo rovinarvi la sorpresa! Dovrete aspettare fino al 26 luglio per conoscere tutti i segreti del labirinto. Ce la farete ad affrontare il possente Minotauro?
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