Il creatore dell’action RPG per PS4 parla di combattimenti, design e slime preferiti in questa seettimana di lancio
Valorosi guerrieri! Grandi avventure! Tonnellate di fango! Questa settimana vede il lancio di Dragon Quest Heroes II, il secondo capitolo della serie spin-off che fonde i colorati personaggi e le ricche meccaniche RPG di Dragon Quest con il combattimento di massa per cui Omega Force è conosciuto.
Per celebrare la settimana del lancio, abbiamo parlato con il Producer Ryota Aomi di come il gioco si pone verso i nuovi arrivati, gli eroi, il multiplayer e, ovviamente, la sua slime preferita.
Questo gioco è adatto a tutti? Anche a chi non ha mai giocato DRAGON QUEST?
Ryota Aomi: La serie DRAGON QUEST HEROES è stata progettata proprio per essere accessibile a tutti. Abbiamo pensato sia a chi non ha giocato l’episodio precedente, sia a chi non ha mai giocato DRAGON QUEST. Diversamente da quanto ci si aspetterebbe da un titolo DRAGON QUEST, in questa serie il sistema di combattimento non è basato sui comandi, ma sull’azione, per offrire ai giocatori un gameplay più intuitivo. Speriamo che con questo gioco il fascino di DRAGON QUEST possa conquistare tutti!
Cosa devono sapere i giocatori prima di iniziare a giocare?
Ryota Aomi: Abbiamo voluto assicurarci che chiunque, anche chi generalmente trova complicati i titoli d’azione, possa godersi il gioco. Una delle linee guida che abbiamo seguito nello sviluppo della saga di DRAGON QUEST è stata proprio questa: anche i giocatori meno abili devono essere in grado di portare a termine il gioco, passando di livello con i punti esperienza e potenziando le proprie armi. Questo episodio è inoltre dotato di un sistema che vi permetterà di ricevere il supporto di altri giocatori online durante i combattimenti della modalità Storia. In questo modo, sarà meno impegnativo rispetto al passato sconfiggere i boss e superare le fasi più ostiche del gioco. È un’idea di Yuji Horii, creatore di DRAGON QUEST e direttore del titolo. Voleva dare la possibilità ai giocatori di aiutarsi l’un l’altro in modo più libero e naturale, andando oltre la classica esperienza multiplayer ed eliminando lo stress dell’attesa e l’ansia da prestazione.
Come avete fatto a differenziare la storia nei due episodi?
Ryota Aomi: Molto semplicemente, abbiamo creato una storia completamente nuova. In questo modo, anche chi non ha mai giocato l’episodio precedente potrà godersi il gioco. D’altra parte, tutti i titoli della saga DRAGON QUEST sono pensati per offrire esperienze indipendenti l’una dall’altra, e questo episodio non fa eccezione. Abbiamo anche voluto aggiornare il roster dei personaggi principali, a partire dai protagonisti. Come nel primo episodio della serie, anche in questo caso i personaggi sono stati disegnati da Akira Toriyama, il celebre artista manga. E chi non muore dalla voglia di scoprire i suoi nuovi personaggi? Personalmente non vedevo l’ora, e parlo sia da produttore, sia da giocatore (ride). La serie è pensata per garantire il massimo dell’intrattenimento e della giocabilità indipendentemente dall’ordine in cui vengono affrontati gli episodi. Per questo, speriamo di invogliare i nuovi giocatori a cimentarsi anche nell’episodio precedente!
Con quale personaggio preferisci giocare e perché? Quale consiglieresti a un principiante? Come avete scelto quali personaggi rendere giocabili?
Ryota Aomi: Abbiamo progettato i personaggi assicurandoci che tutti fossero più bilanciati possibile, quindi non esiste uno specifico personaggio da consigliare ai principianti. Il mio suggerimento, piuttosto, è di cominciare a giocare scegliendo il protagonista che più vi affascina, in base all’aspetto, alle armi o alle abilità. Cesar, per esempio, è un personaggio niente male. Maribel è bellissima (ride). Se dovessi scegliere, credo che opterei per Terry. Il suo uso della spada è notevole e, una volta padroneggiata la sua tecnica, gli altri spadaccini del gioco saranno più semplici da usare. Le vocazioni dei personaggi principali sono gladiatore e lottatore. Le loro tecniche sono molto dinamiche e prevalentemente d’attacco, fattore che rende il gioco molto fluido e i combattimenti appassionanti.
Con chi hai giocato la nuova modalità multiplayer online?
Ryota Aomi: Ovviamente ho giocato diverse volte con il team di sviluppo prima del lancio del gioco, ma anche con degli sconosciuti dopo la sua uscita. Senza dubbio, il mio compagno o compagna non poteva immaginare di giocare con il produttore in persona (ride). Potete giocare questa modalità con gli amici o con persone che non conoscete, ma vi consigliamo vivamente di provarla mentre procedete con la storia.
Qual è il traguardo che sei riuscito a raggiungere in questo gioco di cui sei più orgoglioso?
Ryota Aomi: Siamo orgogliosi di essere stati in grado di lanciare il gioco a solo un anno di distanza dal precedente, senza far attendere nessuno. Se si prendono in considerazione i giochi per console più recenti, sono molti i titoli la cui lavorazione è durata anni. L’impegno del team di sviluppo Omega Force (ω-Force) di Koei Tecmo Games ha permesso di completare i lavori in poco tempo. Molti colleghi del settore gaming ci chiedono come sia stato possibile sviluppare il gioco tanto velocemente. Io rispondo sempre che il nostro segreto è l’amore che tutti i membri del team hanno per DRAGON QUEST. È la verità. Poiché amiamo a tal punto la saga, i nostri obiettivi sono sempre stati perfettamente definiti ed è stato semplice procedere nella giusta direzione senza distrazioni.
Come hanno contribuito il feedback dei fan e l’esperienza acquisita con il primo DRAGON QUEST HEROES alla creazione di questo nuovo episodio?
Ryota Aomi: Il feedback dei fan ha giocato un ruolo importante nella fase di creazione del nuovo episodio. Prima di iniziare lo sviluppo abbiamo raccolto tutti i suggerimenti ricevuti dagli appassionati. La quantità di messaggi sembrava insormontabile, ma il team di sviluppo è riuscito ad analizzarli, classificarli e includerli nel progetto riuscendo in questo modo a perfezionarne alcuni aspetti. “Ambientazioni e atmosfere più avventurose”, “modalità multiplayer”, “possibilità di cambiare vocazione”, “una migliore giocabilità”: gran parte dei suggerimenti ricevuti coincideva con obiettivi che il team ambiva a raggiungere in questo nuovo episodio. È stato quindi relativamente semplice tenere in considerazione il punto di vista dei giocatori. È un aspetto molto importante nello sviluppo di un gioco, ma a volte è difficile da realizzare. E noi stavolta ci siamo riusciti!
Quali altri giochi, film o libri hanno influenzato lo sviluppo del gioco?
Ryota Aomi: Non mi viene in mente nulla in particolare, a dire la verità (ride). Non abbiamo scelto dei riferimenti precisi, per lo meno non consapevolmente. Ma sono molti i videogiochi e i film a cui potremmo esserci ispirati inconsciamente. Per quanto mi riguarda, sono un fan di Star Wars (ride). Di sicuro abbiamo svolto molte ricerche e studiato diversi titoli FPS e TPS allo scopo di perfezionare il design e le dinamiche del matchmaking.
Puoi raccontarci un aneddoto divertente legato alla fase di sviluppo?
Ryota Aomi: La mascotte del gioco è un mostro healslime chiamato Healix, che ha fatto la sua comparsa nel primo episodio della serie. Ma proprio quando stavamo per avviare le registrazioni dell’audio inglese, il ragazzo che avrebbe dovuto doppiarlo ha subito un cambio di voce (ride). Era trascorso solo un anno dalle registrazioni del primo episodio, non ci aspettavamo che il ragazzo potesse crescere così in fretta. (Ovviamente siamo molto felici che sia cresciuto, è come se anche lui avesse acquisito una nuova abilità o fosse salito di livello). A quel punto, abbiamo dovuto ingaggiare al volo un altro ragazzo con una voce simile. Provate a confrontare la voce di Healix nei due giochi e ve ne renderete subito conto!
Qual è il tuo slime preferito?
Ryota Aomi: Questa è la domanda più difficile di tutta l’intervista! È una scelta impossibile. Uhm… (ride) Se proprio devo scegliere, direi il metal slime, il liquid metal slime… No, forse il metal king slime, che ha più punti esperienza! Il mio preferito in realtà è l’healslime, che guarda caso è anche la mascotte di questo episodio: Healix, che torna dall’episodio precedente per continuare a fare compagnia ai giocatori. Dopo tutto questo tempo trascorso insieme era impossibile non affezionarsi. Dormo abbracciato al mio Healix di peluche tutte le notti ormai! (Sto scherzando, naturalmente, LOL). Battute a parte, Healix è un personaggio importante che vorremmo continuare a sviluppare nel corso della serie. Non perdetelo di vista!
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