Japan Studio usa un approccio creativo all’interazione col giocatore
Salve di nuovo. Sono Nicolas Doucet, direttore creativo e producer di The Playroom VR. Oggi vorrei parlare un po’ di come abbiamo esplorato nuovi modi per giocare in realtà virtuale.
Abbiamo da subito deciso che il nostro gioco doveva essere indirizzato a un pubblico il più vasto possibile, e questo significava che doveva essere semplice e immediato da utilizzare. La profondità e il divertimento dovevano venire dalle situazioni sorprendenti e, soprattutto, da una buona dose di humour. Quindi abbiamo iniziato a provare tantissime meccaniche di gioco che utilizzassero semplici input.
All’inizio abbiamo studiato le interazioni della testa. Abbiamo scoperto che guardare le cose in VR rappresentava una base solida per interagire. Ad esempio, per fare delle scelte, un gioco normale avrebbe usato una combinazione di levetta sinistra e tasti, ma noi abbiamo scoperto che ciò poteva essere semplificato semplicemente chiedendo al giocatore di guardare il gioco che voleva giocare.
Anche le interazioni coi personaggi potevano essere rese più semplici e reattive. In Mini Bot, il retro della stanza è pieno di Bot VR che reagiscono se li guardi.
È inoltre essenziale che questi personaggi virtuali stabiliscano un contatto visivo, seguendoti ovunque vai. Questa è una cosa peculiare della realtà virtuale, ed estremamente efficace per creare connessioni emotive.
Inoltre abbiamo provato molte nuove interazioni utilizzando il controller wireless Dualshock 4. Come il visore, anche il controller può essere tracciato dalla PlayStation Camera grazie alla barra luminosa e apparire in realtà virtuale, muovendosi esattamente come nel mondo reale.
Un semplice test che abbiamo fatto è stato sovrapporre istruzioni sul controller wireless Dualshock 4, una sorta di tutorial in VR. Ci è stato molto utile, in particolare perché i giocatori VR non possono vedere le loro mani. E siccome si tratta di The Playroom, abbiamo anche aggiunto un paio di occhi sul controller, che ti guardano e si agitano se scuoti il controller wireless Dualshock 4.
Il touch pad è una funzionalità del controller wireless Dualshock 4 che abbiamo usato molto. Una delle nostre demo più popolari permetteva al giocatore di lanciare stelle ninja dalla barra luminosa. Vederle uscire perfettamente in sincronia con il movimento del dito dava una bellissima sensazione. Inoltre creava una connessione tangibile con il mondo reale.
In Alla ricerca dei robot, il controller wireless Dualshock 4 diventa un rampino che il giocatore lancia mediante il touch pad per appendersi all’ambiente e superare i crepacci.
Alla fine del gioco, il touch pad diventa una fionda per colpire un bersaglio.
Anche collegare il controller wireless Dualshock 4 agli oggetti del gioco si è rivelata una meccanica interessante. Per esempio, in Mini Bot c’è una gru che chiamiamo Artigliatore, che viene attivata inserendo il controller all’interno di essa.
Anche il sensore di movimento è stato un ottimo punto di partenza, poiché non richiede nessuna comprensione dei tasti. Ruotando semplicemente il controller e usando un tasto, potevamo creare divertenti veicoli di ogni genere. Abbiamo realizzato sia una demo in moto che una di volo, entrambe molto divertenti ma che purtroppo si sono rivelate un po’ troppo intense come prima esperienza VR. Quindi le conserveremo per un’altra volta.
Abbiamo creato molti altri prototipi per arrivare al prodotto definitivo (oltre 40 in totale), ma per oggi abbiamo esaurito il tempo. Il modo migliore di scoprire come abbiamo cercato di innovare è giocare il gioco. È completamente gratis per tutti i possessori di PS VR, quindi provatelo!
E se avete idee per nuove e innovative meccaniche di gioco in VR, lasciate un commento qui sotto; li leggiamo tutti! Sayonara, amici!
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