Ecco come Rebellion ha creato i suoni retro-futuristici di Battlezone

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Ecco come Rebellion ha creato i suoni retro-futuristici di Battlezone

Un assaggio della colonna sonora in stile anni 80 dello sparatutto per PlayStation VR

Creare la musica e gli effetti sonori di Battlezone è stato un onore e un piacere per Graham Gatheral, nostro Capo sezione audio. Gli anni 80 sono stati un periodo formativo per Graham: lui e il suo team sono appassionati di videogiochi, musica e film di quel periodo, come Blade Runner, Tron e, ovviamente, il Battlezone originale.

Graham ricorda di aver giocato la versione per Atari 2600 ai tempi della sua uscita. Il Battlezone originale è stato uno dei suoi primi videogiochi e lo stesso vale per molti membri di Rebellion. Neanche a dirlo, è entusiasta di avere l’opportunità di lavorare a questo progetto!

Abbiamo chiesto a Graham quale fosse il suo approccio alla musica e al sonoro di Battlezone.

“L’idea di base è molto semplice: volevamo rendere omaggio alla musica e alle sonorità degli anni 80, restando però allineati all’estetica di Battlezone su PSVR e alla modernità della realtà virtuale. Metterla in atto non è stato così facile. Abbiamo avuto bisogno di molta ricerca, sperimentazione e lavoro sugli effetti per catturare la nostalgia degli anni 80 e adeguarla al 2016”

Le influenze

Crediamo che il nostro team artistico abbia fatto un ottimo lavoro nel creare il look retro-futuristico di Battlezone, fatto di neon e forme squadrate. Lo stile, le origini e la natura breve e diretta delle missioni, hanno fatto chiaramente capire a Graham quale impronta dare alla musica.

Battlezone

“Ho cominciato a rivisitare molti dei brani che ascoltavo in quell’epoca: musica elettronica e techno degli anni 80, artisti come Cybotron e Model 500. Volevo che Battlezone fosse galvanizzante e immediato, che catturasse l’atmosfera dei cabinati e l’azione che illuminava file e file di schermi nelle sale giochi”.

Let’s do the time warp!

“Mettere piede nel mio studio è come tornare negli anni 80! Nel corso degli anni ho recuperato molte apparecchiature di quell’era. La batteria elettronica TR-606, ad esempio, è arrivata sul mercato nel 1981, solo un anno dopo il primo Battlezone. In queste foto potete vedere anche il sintetizzatore analogico Roland SH-09, che ha visto la luce nello stesso anno di Battlezone”.

Battlezone

“Ho usato il sintetizzatore e la batteria elettronica come materiali di partenza rudimentali. Ho creato dei motivi con l’SH-09 e il TR-606 (considerateli come una base originale degli anni 80), poi li ho trattati con una serie di strumenti moderni, grazie ai quali ho aggiunto effetti, riverberi, echi… alterazioni di tutti i tipi, con i quali ricreare la tipica energia analogica dell’epoca”.

Ecco un brano basato sulla musica di Battlezone, creato per uno dei primi trailer del gioco:

Il procedimento creativo di materiale moderno, ma fedele all’originale, è andato ancora oltre nel caso degli effetti sonori.

“Di solito, nei videogiochi degli anni 80 gli effetti sonori erano creati con dei chip audio dedicati. I suoni venivano generati in tempo reale, non riprodotti come le campionature odierne. Il caratteristico suono a 8 bit è un elemento fondamentale della nostalgia di quel periodo”.

“Ho pensato che sarebbe stato bello utilizzare la tecnologia degli anni 80 per generare gli effetti sonori di Battlezone. I suoni di HUD e interfaccia, come quelli dei menu, erano dei candidati particolarmente validi per questo tipo di suoni”.

“Utilizzando un emulatore, un software che può emulare centinaia di chip montati in cabinati e console, abbiamo riprodotto in digitale gli effetti sonori di quell’epoca. Abbiamo poi combinato il materiale di base con registrazioni sintetizzate, dallo spettro sonoro più ampio, per creare effetti che mantenessero una natura tipicamente anni 80, ma con un tocco di modernità”.

Per darvene un assaggio, ecco alcuni effetti creati con questo procedimento:

VR per le vostre orecchie

È chiaro che il nostro team audio stava creando suoni e musica per una piattaforma totalmente nuova. La natura immersiva della VR, poi, richiede un approccio diverso.

“Battlezone utilizza una gestione binaurale degli effetti sonori, posizionandoli attorno al giocatore a 360°. È una tecnica molto precisa per l’audio tridimensionale e assolutamente perfetta per la realtà virtuale, poiché permette un’immersione nell’audio che va di pari passo con la grafica generata da PlayStation VR”.

Ovviamente, è stato necessario un pizzico di lavoro in più per amalgamare il tutto. Speriamo che anche voi pensiate che ne sia valsa la pena!

Il risultato

“Sono davvero fiero di far parte di questo team. È il primo gioco in realtà virtuale che realizziamo ed è una nuova, eccitante frontiera, ricca di nuove sfide!”

Speriamo che, giocando Battlezone, la musica e gli effetti sonori contribuiscano a immergervi il più possibile nel mondo di gioco, che vi sentiate di nuovo in quelle sale giochi illuminate dai neon, carichi di entusiasmo per un giro nel nuovo cabinato. Stavolta, però, sparerete ai nemici e salverete il mondo dall’interno del carrarmato, in un concerto di bip e percussioni!

Per restare sempre aggiornati su Battlezone, visitate battlezone.com, e seguite @BattlezoneVR@Rebellion.

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