Ciao! Ecco a voi un post che ci arriva dalla Spagna. Omar Salleh, capo progettista di Tragnarion Studios, ci parla di Scourge: Outbreak.
Ciao, fan di PlayStation! Sono Omar Salleh, capo progettista gioco presso Tragnarion Studios, situato a Palma di Maiorca. Fin dallo scorso maggio, quando abbiamo annunciato l’uscita del nostro sparatutto in terza persona, Scourge: Outbreak, abbiamo lavorato duramente per dare gli ultimi ritocchi al gioco e prepararlo alla pubblicazione, fra un paio di mesi.
Siamo particolarmente ansiosi di vedere i giocatori divertirsi con lo stile narrativo in co-op che abbiamo sviluppato, in cui ciascuno dei quattro personaggi giocabili vive i propri flashback unici durante il gioco. Queste memorie sono progettate per essere complementari come le tessere di un puzzle, quindi il modo migliore per avere il quadro completo è parlarne con gli amici. Alcune memorie riveleranno dettagli ambigui su di voi, mentre altre getteranno dubbi sui vostri compagni. Chi è il vero nemico? Cosa sta succedendo? Cosa avete visto? Non preoccupatevi… la modalità per giocatore singolo è un’esperienza completa a se stante, ma è in quella co-op che questo stile di narrativa dà il meglio di sé.
Abbiamo anche lavorato per offrire alla community di PlayStation uno sparatutto in terza persona rifinito, fluido e pieno d’azione. Scourge: Outbreak è spesso paragonato ad altri sparatutto in terza persona di successo, ma abbiamo tentato di creare una sensazione di combattimento più frenetica e meno metodica rispetto a quella tipica di altri esempi del genere. I quattro membri della Echo Squad non sono semplici copie l’uno dell’altro, con texture alternative. Ognuno ha abilità speciali diverse, così come differenti statistiche che influenzano l’uso delle armi.
Con il pieno supporto alla campagna per giocatore singolo e a quattro giocatori in co-op, oltre a varie modalità e mappe multigiocatore, siamo sicuri che ci sarà abbastanza azione per tutti!
Molti pensano che sviluppare giochi in Spagna sia un mix di sole, mare e divertimento. OK, è vero… Mentre scrivo, qui a Palma è un bel pomeriggio di sole, ma non abbiamo tempo per godercelo, adesso: abbiamo un gioco da finire!
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