Cinque cose che abbiamo scoperto al lancio di PS Vita in Giappone

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Cinque cose che abbiamo scoperto al lancio di PS Vita in Giappone

Come avrai potuto vedere dalle foto pubblicate all’inizio della settimana, ho partecipato al lancio giapponese di PlayStation Vita. Non si è trattato solo di giochi e sushi: ho approfittato dell’occasione per riallacciare i contatti con quanti più colleghi senior e sviluppatori di giochi possibili. Puoi restare in attesa delle interviste che saranno pubblicate entro il 22 febbraio ma, nel frattempo, ecco cinque cose su PS Vita che prima ignoravi, ma che d’ora in poi sono saranno più un mistero.

Cosa contiene la confezione

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*Ricorda che questo è il modello giapponese e che i contenuti di ogni confezione variano a seconda del Paese; per esempio, il modello europeo contiene anche sei Play Cards per la realtà aumentata.

PS Vita è stata progettata dallo stesso creatore del primo Walkman

Abbiamo avuto l’opportunità di parlare con Takashi Sogabe del Sony Corporate Design Centre, il team che ha lavorato sull’aspetto e sulle caratteristiche di PlayStation Vita, nel corso di un’intervista veramente interessante. Abbiamo scoperto che Sogabe ha alle spalle ben 27 anni di esperienza presso l’azienda e ha progettato il primo Walkman.

Ci ha svelato che il team ha preso in considerazione svariati design, tra cui uno con dorso a scorrimento come PSPgo ed apertura a conchiglia, prima di scegliere il modello definitivo a seguito di un dibattito con i sviluppatori. Ha affermato anche che, inizialmente, voleva un rivestimento metallico, ma che ciò non è stato possibile a causa delle antenne necessarie per la connessione Wi-Fi e quella 3G.

Quando ha tirato fuori dalla sua borsa tre prototipi sono rimasto veramente sorpreso (non ero autorizzato a scattare foto, ma ci ho comunque provato!). Uno di questi prototipi era dotato di touch pad al posto delle doppie levette analogiche. Ci siamo soffermati su questi elementi e Sogabe ha affermato che si è optato per le levette analogiche in quanto offrono una maggiore accuratezza dei controlli.

L’intervista integrale a Sogabe sarà pubblicata nel nuovo anno.

PlayStation Vita è stata progettata da sviluppatori di giochi per sviluppatori di giochi

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Gli sviluppatori sostengono che creare giochi per PS Vita è un piacere immenso, ma qual è la differenza rispetto agli altri sistemi disponibili? La risposta sta nell’hardware stesso, nel pacchetto di sviluppo per le applicazioni, nella struttura di supporto o in qualcos’altro?

Il presidente di Worldwide Studios Shuhei Yoshida ci ha fornito qualche informazione in più in una recente intervista.

“Quando Kaz Hirai ha assunto la direzione di SCEI,” ha introdotto un approccio di massima integrazione tra lo sviluppo del software e dell’hardware. Prima di allora, abbiamo senza dubbio realizzato hardware eccezionali, ma il nostro team dedicato allo sviluppo dell’hardware non aveva ancora le idee chiare su cosa avessero bisogno gli sviluppatori o su quali funzionalità potessero essere utili”.

“[Con PS Vita] noi [Worldwide Studios] eravamo lì fin dall’inizio per esprimere le nostre opinioni e considerazioni in merito all’hardware proposto. Eravamo presenti in ogni fase esaminando ogni prototipo e abbiamo sviluppato versioni di prova dei giochi per verificare e, a volte, per smentire come ogni singola funzionalità potesse essere all’altezza di un sistema di gioco di alto livello”.

Lo Spazio di benvenuto è una presentazione di tutte le funzionalità principali e include i trofei

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Una delle prime cose a cui giocherai su PS Vita sarà probabilmente lo Spazio di benvenuto. È stato progettato dai membri del team di Everybody’s Golf di Japan Studio e, sebbene l’obiettivo principale sia quello di presentare le funzionalità quali i comandi touch e le fotocamere, si basa su minigiochi incredibilmente coinvolgenti.

Tra questi c’è Digit Chase, un gioco basato su comandi touch in cui devi selezionare numeri in sequenza (è più difficile di quanto non sembri a parole); Snap + Slide, che genera puzzle con tessere a scorrimento a partire dalle tue foto e Sound Loop, un sintetizzatore semplice, eppur eccellente, che ti consente di registrare suoni con l’aiuto di un microfono e poi riprodurli in loop su una base di melodie registrate.

Anche lo Spazio di benvenuto ha i suoi trofei: uno d’oro, uno d’argento e 11 di bronzo.

Gravity Rush ha lo stesso director di Siren: Blood Curse

Non abbiamo pubblicato molto su Gravity Rush, l’avventura con animazione cel-shaded in arrivo in esclusiva per PlayStation Vita, ma vedrete che nel nuovo anno le cose cambieranno, dopo che avrò finito di testarlo, giungendo ormai alla conclusione che si tratta di uno dei nuovi titoli più interessanti della console. Ho anche parlato con il regista del gioco, Keiichiro Toyama, e ho scoperto che è lo stesso ad aver lavorato al gioco horror per Ps3 Siren: Blood Curse e che ha preso ispirazione per Gravity Daze dai fumetti di Jean Giraud, AKA Moebius. Ecco il trailer del gioco.

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