The UnderGarden: Origini e Ispirazione

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Una delle cose che la gente si chiede spesso è: “Come nasce l’idea per un gioco?”. Per The UnderGarden si è trattato di una vera e propria avventura, quindi identificare il momento esatto in cui è nata l’idea è impossibile. Ci sono state, infatti, davvero molte fonti di ispirazione, tra giochi, arte e musica, che hanno contribuito alla sua genesi.

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The UnderGarden è stato inizialmente concepito come un semplice platform/puzzle game le cui meccaniche si basavano sulla fisica. Definirlo “gioco” forse però era troppo: si trattava di una dimostrazione di calcolo fisico con la quale interagire. A quel tempo non aveva nessuno scopo, nessun obiettivo, e il gioco consisteva semplicemente nello spostare gli elementi e vedere cosa succedeva. Come a volte capita, il divertimento arriva in modo totalmente inaspettato ed è quello che è successo nei primi giorni di sviluppo di The UnderGarden.

Più il team di sviluppo giocava con quelle demo iniziali e più capivamo quanto fosse divertente spostare gli elementi e sentire i rumori che facevano cadendo o rimbalzando l’uno sull’altro. Aggiungendo grafica e suoni sempre più vivaci ci siamo accorti di come la gente venisse assorbita dal gioco. Era impossibile non essere affascinati da tutte quelle cose che luccicavano e generavano suoni diversi mentre venivano lanciate attraverso lo schermo. In pochi minuti, ci si trovava come ipnotizzati dal gioco. Quando qualcuno l’ha paragonato a “scoppiare le bolle d’aria della carta da imballaggio” eravamo sicuri di essere sulla strada giusta.

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Aggiungere piante e fiori da far crescere era qualcosa che avevamo già sperimentato in passato (potete trovare alcune immagini di un gioco chiamato “Eden” sul nostro sito). Non siamo sicuri che i fiori siano stati inseriti prima dell’ambientazione, ma aggiungere colori a uno scenario altrimenti molto scuro e associare loro dei suoni sempre diversi è stato un passaggio piuttosto naturale che ha impreziosito l’esperienza generale. Il mondo sembrava prendere vita man mano che il gioco progrediva in un modo che piaceva a tutti noi.

The UnderGarden si basa sull’idea che un gioco non deve necessariamente essere complicato o trasmettere tensione, ma piuttosto che possa essere un’esperienza rilassante. Ci piacciono tutti i giochi, ma sicuramente alcune delle esclusive PSN come Flower, Flow e alcuni dei titoli PixelJunk ci hanno influenzato. Tutti questi titoli sono caratterizzati da una piacevole semplicità di fondo e un gioco che permette di rilassarsi può costituire un’esperienza alternativa e molto appagante. Certo, ci piacciono anche gli sparatutto, ma a volte non c’è bisogno di adrenalina: l’unica cosa che ci serve è un po’ di relax.

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Inoltre, è presente anche la modalità cooperativa. L’idea di fondo per questa caratteristica è semplice: quante volte abbiamo desiderato condividere un gioco con qualcuno, ma questo non era possibile a causa di un differente livello di abilità? Molti giochi cooperativi partono dal presupposto che entrambi i giocatori siano allo stesso livello, ma questo non sempre corrisponde alla realtà. Nulla è paragonabile al piacere di godersi un gioco insieme a qualcuno e, così, abbiamo deciso di rendere la modalità multigiocatore un’esperienza che anche un secondo giocatore poco esperto potesse trovare divertente.

Per le ambientazioni ci sono moltissime evidenti fonti di ispirazione naturali, come la barriera corallina e le piante esotiche, ma sono affiancate da numerose influenze artistiche. Una volta che il giocatore avrà fatto crescere molti fiori, i livelli cominceranno a somigliare a opere d’arte della controcultura degli anni ’60. Non si raggiungono le immagini psichedeliche del periodo, ma l’idea di far crescere piante, vedere colori vivaci e generare sonorità uniche rilassandosi è sicuramente paragonabile alla filosofia di quell’epoca. Ovviamente si tratta di pura coincidenza. E poi c’è il protagonista stesso, che è un po’ più difficile da spiegare!

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Per quanto riguarda la musica, il nostro direttore ha creato diverse tracce che non solo funzionano di per sé, ma avvicinandosi ai diversi elementi musicali sparsi nei livelli possono essere sovrapposte in perfetta armonia. Gli aspetti che hanno influenzato la composizione della musica verranno approfonditi in un altro articolo.

Per concludere, anche se abbiamo tratto ispirazione da diverso materiale, abbiamo cercato di essere originali creando un gioco che fosse unico. Speriamo tutti che apprezzerete gli sforzi che abbiamo dedicato alla creazione di questa esperienza che potrete scoprire su PSN.

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