Ciao a tutti! Ci parla Adrian Curry – Columnist, MUBI
Ciao a tutti. Da due anni scrivo una volta al mese l’articolo “Movie Poster of the Week” su Mubi.com , e a partire da oggi scriverò qui una volta al mese per presentarvi il meglio del design per le locandine, sia contemporanee che classiche; a volte esploreremo semplicemente alcuni particolari che trovo particolarmente interessanti.
Ironia della sorte, il post di questo mese non tratta di design quanto di commercio, ma non credo che mi sarei interessato di questa storia se la locandina non fosse stata così meravigliosa. Se anche voi siete interessati potete leggere qui i miei articoli precedenti. E ora, avanti con lo show!
LA LOCANDINA DEL MESE: “LA MOGLIE DI FRANKENSTEIN”
Un paio di settimane fa si è fatto un gran parlare a proposito del fatto che la rara locandina del 1935 (l’unica esistente, si dice) del film La moglie di Frankenstein avrebbe dovuto battere il record per la vendita di una locandina cinematografica. Il record attuale resiste dal 2005 per una delle quattro copie conosciute di una locandina tedesca del 1927 relativa al film Metropolis, venduta alla Reel Poster Gallery di Londra per 690.000 dollari. In precedenza il record era stato detenuto per 8 anni dalla locandina del film La mummia (1932), battuta all’asta presso Sothesby’s a New York per 453.500 dollari. (Per la cronaca, la terza locandina più costosa di tutti i tempi è proprio Metropolis). Si sperava che la locandina di La moglie di Frankenstein potesse supercare i 700.000 dollari ad Heritage Auctions a Beverly Hills (Heritage, la cui sede principale è fuori Dallas, gestisce il 70% delle vendite all’asta per le locandine di film), ma il prezzo minimo non è stato raggiunto e quindi l’articolo non è stato venduto.Tra le dieci locandine più costose di tutti i tempi, sette appartengono a film horror (“Le locandine dei primi film horror della Universal sono oggetti davvero irrinunciabili per i collezionisti”, dice Grey Smith di Heritage Auctions); quasi tutte appartengono a film di mostri, se si vuole considerare tale il fantascientifico Metropolis. L’unica eccezione è il musical Carioca del 1933, la cui locandina è stata venduta nel 2008 a 239.000 dollari. Vale la pena di notare che queste 10 locandine appartengono a film che sono stati tutti prodotti nel decennio tra il 1925 e il 1935. (Potete vedere qui una carrellata della top 25 completa.)
Alla fine, il prezzo più alto dell’asta della settimana scorsa è stato raggiunto per una piccola locandina (56 x 71 cm) del misconosciuto Il segreto del Tibet (“uno dei primi classici horror della Universal” e “il primo [film] che abbia mai trattato l’orrore della licantropia”). La locandina include anche il divieto letterale del film alle “donne isteriche”, ed è stata battuta a 47.800 dollari. Di certo la cifra non si avvicina nemmeno lontanamente ai 750.000 dollari sperati per La moglie di Frankenstein, ma si tratta comunque di bei soldi. A ulteriore prova del fatto che, nel mondo del collezionismo di locandine cinematografiche, le dimensioni non contano quanto si potrebbe immaginare, gli altri articoli inclusi tra i 10 più venduti all’asta della settimana scorsa vanno da un’enorme locandina austriaca (2,70 metri) per King Kong a un volantino di 35 cm di Boris Karloff in L’ombra che cammina. Gli altri erano un grande manifesto italiano (140 x 198 cm) per La dolce vita, locandine più piccole (68 x 104 cm) per Le catene della colpa, Casablanca e il Superman del 1948, Furore, Ex-Lady con Dodsworth e Bette Davis, antecedente alla codificazione, e un inserto di 35 x 91 cm per Colpo grosso. Tutti questi articoli sono stati venduti a prezzi che oscillano tra i 10.755 e i 38.837 dollari.
Viene da chiedersi chi, di questi tempi, possa permettersi di acquistare locandine a questi prezzi, anche se pare che le celebrità di Hollywood siano tra i maggiori acquirenti. Un’asta presso Heritage tenutasi alcuni mesi fa vendeva “selezioni dalla collezione del famoso chitarrista dei Metallica Kirk Hammett”.
Sebbene la maggior parte dell’oggettistica classica di Hollywood sia venduta con cifre a quattro zeri, all’ultima asta è stato comunque possibile realizzare veri affari; qui sotto ne ho citati alcuni dei miei preferiti, tra cui una meravigliosa serigrafia di Saul Bass per Ma che razza di amici! e una fantastica locandina polacca di A sangue freddo. Questi articoli sono stati battuti a un prezzo inferiore ai 200 dollari cadauno.Le immagini sono pubblicate per gentile concessione di Heritage Auctions.
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