Questa settimana abbiamo due nuove chicche da proporre gratis agli utenti di MUBI.
La prima sarà sicuramente apprezzata dai fan di Tim Burton, dagli amanti di Lewis Carroll e dagli appassionati del cinema muto. Vi mostreremo, infatti, il primissimo adattamento cinematografico di Alice nel paese delle meraviglie. Girato nel 1903 e diretto da Cecil Hepworth e Percy Stow, questo gioiellino di soli 10 minuti (in origine erano 12, ma alcune sequenze sono andate irrimediabilmente perdute), si concentra sugli aspetti essenziali di Alice. Uscita solo 37 anni dopo la pubblicazione del romanzo e basata sulle illustrazioni originali di Sir John Tenniel, la pellicola fu all’epoca la più lunga mai prodotta in Inghilterra. Oggi siamo fieri di presentarvene l’edizione splendidamente restaurata dal British Film Institute (BFI) National Archive.
Gustatevi Alice nel paese delle meraviglie (Cecil Hepworth e Percy Stow, 1903) gratis qui o attraverso l’applicazione MUBI sul vostro sistema PlayStation 3.
L’altro film che vi proponiamo gratuitamente è L’estate arida di Metin Erksan (1964), un lungometraggio che è, anzi era, una vera e propria gemma perduta. Come il primo film menzionato in questa rubrica, The Housemaid di Kim Ki-young, anche il capolavoro di Erksan è stato “dissotterrato” e restaurato dalla World Cinema Foundation di Martin Scorsese, una prestigiosa organizzazione che non solo si dedica al restauro e alla tutela del nostro patrimonio cinematografico, ma si adopera attivamente per fare in modo che queste straordinarie pellicole raggiungano effettivamente gli spettatori. Ed ecco perché ha accettato di collaborare con noi! Prima di venir preso in cura dalla WCF L’estate arida era un film forse già popolare in Turchia, dov’è stato realizzato, ma pressoché ignoto altrove. Se The Housemaid aveva già una fama internazionale prima dell’uscita della versione restaurata, ma era semplicemente troppo difficile da reperire, L’estate arida è una vera e propria scoperta, un prodotto quasi totalmente sconosciuto al grande pubblico.
Fatih Akin, straordinario regista tedesco di origini turche (nel 2004 ha diretto La sposa turca, nel 2007 Ai confini del paradiso), commenta così la pellicola di Erksan:
“All’epoca le autorità non volevano che L’estate arida rappresentasse la Turchia all’estero, e questo creò moltissimi problemi quando il lungometraggio approdò al Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Il film ottenne l’Orso d’oro ma, prima che se ne potesse celebrare il successo, fu “catturato” e tenuto prigioniero per 45 anni. Credo che in questi tempi di aridità intellettuale, in cui l’avidità sta portando il genere umano a morire d’inedia, non esista film più attuale. L’estate arida è una delle eredità più importanti del cinema turco; grazie all’opera di restauro potrà essere riscoperta dalle prossime generazioni di spettatori di tutto il mondo”.
Se questo non dovesse bastare a stuzzicare la vostra curiosità, date un’occhiata a questo fotogramma!
Gustatevi i nostri film gratis. Aspetto i vostri commenti!
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