Con questo post mi rivolgo essenzialmente a quelli che, nonostante la mancata traduzione in lingua italiana, riescono a comprendere l’incredibile magia sprigionata da Okami. Lo stile grafico ad acquerello, utilizzato dalla Capcom, porta il videogiocatore in una dimensione totalmente fantastica. La divinità scintoista Amaterasu, scenderà nuovamente sulla terra svegliata da un ladro un po’ sbadato, e, sotto forma di lupo, si batterà con tutte le sue forze con l’intento di sconfiggere Orochi a colpi di pennello. Un incontro armonico tra videogiochi e poesia, che ci riporta alla memoria capolavori come ICO o Shadow of the Colossus. Solo il mancato arrivo di una versione italiana ha fatto storcere un po’ il naso a quanti assaporavano l’idea di poter vivere questa avventura comprendendo interamente la trama.
Hajime Saitou non ne fa un dramma e rilascia un suo commento su Forumeye: "Ragazzi cosa sono tutte queste idiosincrasie?Vi rammento,che quando uscì FF VII per ps1,nonostante gli incommensurabili dialoghi in inglese,a finestre nel gioco,nonostante lo scoglio di una lingua straniera,per alcuni estenuante da dover comprendere,o cmq tediosa,non siamo forse riusciti a giocarci? Era l’unica versione disponibile allora,e se siamo riusciti a sopravvivere a quello,adeguandoci un minimo,con Okami il problema non sussiste dai,considerato il fatto che ormai in quasi tutti i giochi vi è un esaustivo tutorial di riferimento per apprendere i primi rudimenti del gioco!"
I commenti sono chiusi.
9 Commenti
Loading More Comments