Gli attori che interpretano Ellie e Joel sia nel gioco che nella serie raccontano dell’anima della storia di TLOU insieme a Neil Druckmann di Naughty Dog.
Al centro del viaggio attraverso l’America di Ellie e Joel in The Last of Us c’è il modo in cui i due cambiano da sconosciuti che si ritrovano insieme per caso a famiglia per scelta. I giocatori possono provare in prima persona i modi in cui la loro relazione padre-figlia cresce durante The Last of Us Parte I, mentre gli spettatori hanno potuto vedere una nuova versione di questo duo prendere forma in The Last of Us su Sky e Now. Non importa il mezzo: la loro relazione è sempre al centro di questo primo capitolo della storia di The Last of Us.
Mentre la serie di HBO ha appena concluso la sua prima stagione, e con The Last of Us Parte I ora disponibile per PlayStation 5 e in pre-acquisto per PC su Steam e sul negozio di Epic Games (disponibile dal 28 marzo 2023), la nostra serie dietro le quinte Building The Last of Us offre uno sguardo sul modo in cui la relazione di Joel ed Ellie cresce nel corso del gioco e della serie. Guardate il video qui sotto per ascoltare Ashley Johnson e Troy Baker (Ellie e Joel nel videogioco), Bella Ramsey e Pedro Pascal (Ellie e Joel nella serie HBO) e Neil Druckmann, e continuate a leggere per scoprire di più dai creativi di TLOU. Non perderdetevi la nostra serie completa Building The Last of Us per saperne di più sull’apertura indimenticabile di The Last of Us, su come i clicker di TLOU continuano a spaventarci e su come è stato creato il mondo crudele di The Last of Us.
All’inizio della storia di The Last of Us Parte I e il suo adattamento TV, Joel ha il compito di portare Ellie fuori da Boston QZ e portarla in salvo, ma lo scenario non è ideale per nessuno dei due.
“Questi due personaggi si scontrano e sono obbligati a rimanere insieme, ed è ovvio che nessuno dei due lo voglia”, descrive Neil Druckmann, co-presidente di Naughty Dog e produttore esecutivo di The Last of Us su HBO. “Il che è più esplicito nella serie che nel gioco, perché con il gioco ce ne stavamo rendendo conto man mano che lo creavamo”.
I due personaggi vengono da due visioni diverse del mondo, relazioni diverse con questo mondo post-pandemico e da punti diversi della propria vita, quindi non sono molto entusiasti di essere obbligati a restare uniti. Ma fin dall’inizio si riconosce un chiaro apprezzamento nel modo in cui i due si relazionano.
“Le relazioni di Joel all’inizio della storia sono tutto ciò che lo motiva, che lo fa andare avanti. La relazione con suo fratello, la perdita di sua figlia…sono rimaste poche cose nella sua vita a ricordargli che è un essere umano, o che c’è un cuore pulsante dentro di lui, che lo rende capace di fare cose molto oscure”, spiega l’attore della serie HBO Pedro Pascal, che impersona Joel. “E poi incontra Ellie, che è più simile a lui di chiunque altro, e [lei] riaccenderà l’essenza della sua identità e il suo motivo di esistere”.
“Essendo cresciuta a Boston QZ con tantissimi altri bambini nel sistema educativo FEDRA, [Ellie è solo] una delle tante persone che non ha concezione del futuro, di cosa fare della sua vita”, aggiunge l’attrice Bella Ramsey, Ellie nella serie HBO. “E appena scopre di avere questa immunità, prova un senso di appartenenza, sente di avere una ragione di vita”.
E, sebbene implicitamente, tra i due nasce un legame basato su una paura condivisa: essere soli in questo mondo crudele.
“Quando incontria Ellie per la prima volta, Joel non sa nulla di lei, e senza sapere niente sulla sua storia potrebbe dire che lei gli darà del filo da torcere. Ma è solo una facciata. La sua paura più grande è rimanere sola”, spiega Ramsey. “[Si sente] come Joel, perché ha paura di fidarsi di qualcuno e dipendere dalla sua presenza costante, poiché un giorno tutto questo potrebbe finire e si ritroverebbe da sola”.
I due alternano momenti in cui affrontano riluttanti nuove sfide insieme a momenti in cui, nel mezzo di difficoltà condivise, si prendono cura l’uno dell’altra come se fossero padre e figlia.
“Joel ed Ellie sono diventati una metafora per la connessione che un genitore sente nei confronti del proprio figlio o della propria figlia, che è un sentimento primordiale in grado di sormontare obiettivi e motivazioni”, spiega Druckmann.
Evocare quella relazione è un compito che due altri attori conoscono molto bene: Ashley Johnson e Troy Baker, rispettivamente Ellie e Joel nel gioco di The Last of Us, che sono nella posizione unica di vedere questi personaggi, interpretati per primi da loro oltre un decennio fa, prendere vita nella serie.
“È [quasi come se] stessimo aspettando questo momento in cui Bella porta sullo schermo il suo personaggio, perché è come vedere il personaggio del videogioco prendere vita”, dice Johnson.
“Avevo un solo obiettivo [guardando] la serie: insegnami qualcosa di nuovo su Joel”, aggiunge Baker. “Che cosa mi sono perso? Perché mi sembra di aver mostrato ogni sfaccettatura di quel [personaggio]…eppure Pedro l’ha fatto nel primo episodio e continua a farlo fino al nono episodio”.
Il formato di gioco di The Last of Us fa immergere i giocatori nelle esperienze della sua relazione centrale, in modo che possano essere direttamente coinvolti in ogni incontro pieno di tensione, in ogni momento di sollievo temporaneo in cui i due credono di essere in salvo e, ovviamente, scelgono di sentire le battute di Ellie. Anche se Ellie e Joel incontrano altri sopravvissuti durante il loro viaggio, i creatori hanno scelto deliberatamente di non spostare il focus dalla loro storia.
“Ci siamo dati questa regola quando stavamo creando [il gioco originale]: tutto viene visto attraverso la prospettiva di Joel o di Ellie, e basta, perché volevamo che passaste molto tempo spostandovi in tempo reale insieme a loro e immedesimandovi in loro”, spiega Druckmann.
Essendo in forma non interattiva, la serie offre uno sguardo più profondo su alcuni dei personaggi che orbitano intorno al viaggio di Joel ed Ellie, rafforzando e trasmettendo l’idea di quanto le relazioni con gli altri siano cruciali per la sopravvivenza.
“Con la serie, [offrire solo il punto di vista di Joel ed Ellie] non avrebbe funzionato. Abbiamo invece quest’opportunità di allontanarci dai personaggi principali e avvicinarci agli altri personaggi…Diverse persone che hanno guardato la serie fino alla fine e hanno poi ricominciato il gioco mi hanno rivelato che ora, dopo aver guardato la serie, il gioco sembra più completo”, dice Druckmann.
Indipendentemente da quale sia il suo formato, la storia di The Last of Us torna al suo elemento fondante: la relazione al centro del suo viaggio e ciò che questa rappresenta.
“Credo che entrambe le versioni della storia raccontino la stessa cosa sull’amore”, dice Druckmann, riprendendo quanto espresso da Johnson e Baker: sia guardare che giocare porta a una conoscenza più profonda dei personaggi e dei temi affrontati durante la storia.
“Craig Mazin e Neil Druckmann si sono trovati e hanno pensato “Come possiamo mantenere l’integrità della storia e portare sullo schermo qualcosa di nuovo…”, e hanno fatto un grandissimo omaggio al gioco”, afferma Johnson. “In qualche modo si completano, ma la serie e il gioco vi offriranno due esperienze diverse”.
“Hanno avuto l’opportunità di esplorare gli stessi momenti e gli stessi elementi emotivi in un modo diverso”, spiega Baker. “Non sono due fattori che si escludono a vicenda, ma che si completano. Giocate al videogioco e poi guardate la serie, o viceversa”.
“Sono due esperienze uniche, [ma] le persone che provano entrambe vivranno la versione più completa della storia. Queste storie possono coesistere e completarsi a vicenda”, conclude Druckmann.
Che abbiate guardato la serie e giocato al videogioco, provato solo una versione o vogliate reimmergervi nel mondo di The Last of Us: la prima stagione della serie è ora disponibile in streaming su Sky e Now. The Last of Us Parte I è inoltre disponibile per PS5 e per il pre-acquisto su Steam e sul negozio di Epic Games (disponibile dal 28 marzo 2023). Per scoprire di più, non perdetevi il nostro articolo sulle specifiche e caratteristiche di The Last of Us Parte I su PC.
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