Score of Tsushima: la colonna sonora di Ghost of Tsushima

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Score of Tsushima: la colonna sonora di Ghost of Tsushima

Ottieni la colonna sonora in digitale o come set di due dischi il 17 luglio.

Ciao a tutti! Io e il resto del team di Sucker Punch siamo DAVVERO emozionati all’idea che Ghost of Tsushima sarà presto nelle vostre mani. Tantissima gente ci ha chiesto informazioni sulla colonna sonora del gioco e l’intero studio è felicissimo di condividerle con voi. Per questo, ho deciso di parlarvi un po’ delle musiche, dei compositori e del processo che ha portato alla creazione di questa straordinaria colonna sonora.

Come di consuetudine, quando abbiamo iniziato a dare forma al mondo di Ghost of Tsushima, ci siamo temporaneamente avvalsi della musica di opere cinematografiche, televisive e videoludiche accomunate dalle stesse sonorità e atmosfere di cui eravamo alla ricerca e che si sono rivelate un’ottima fonte di ispirazione per noi. In particolare, nel dare ulteriormente vita alla storia e al mondo di gioco,  c’erano due compositori a cui facevamo sempre riferimento: Ilan Eshkeri e Shigeru “Ume” Umebayashi. Poiché la loro musica continuava ad emozionarci fin dalle prime fasi di sviluppo, abbiamo capito che li volevamo entrambi al lavoro sulla colonna sonora di Ghost.

Ci si potrebbe chiedere il motivo della scelta di due compositori all’opera sullo stesso gioco. Innanzitutto, Ghost of Tsushima è veramente GRANDE. I contenuti sono moltissimi e sapevamo di aver bisogno di tanta musica che facesse da sfondo al mondo di gioco e che accompagnasse l’evoluzione di Jin da samurai a Spettro. Inoltre, se si lavora in modo adeguato, la presenza di più persone a occuparsi della stessa colonna sonora può dare vita a uno scenario musicale maggiormente variegato e complesso, che ben si presta alla storia e all’azione del gioco. Ilan e Ume hanno conferito entrambi qualcosa di speciale alle musiche che abbiamo utilizzato per plasmare la colonna emotiva dell’intero mondo di gioco, dalla storia al combattimento, senza tralasciare l’esplorazione dell’isola.

Nel nostro primo prototipo, avevamo realizzato una breve missione in cui il giocatore cavalca in una distesa panoramica e finisce con l’affrontare un capo mongolo all’interno di un forte giapponese. Per la sequenza della cavalcata avevamo utilizzato una traccia appartenente a un film a cui aveva lavorato Ilan: l’intero studio ne era rimasto entusiasta. Un’azione relativamente banale come quella aveva acquisito un’atmosfera epica ed emotiva, in gran parte per merito della straordinaria selezione musicale. Ilan ha composto la colonna sonora di diversi film tra cui Coriolanus, 47 Ronin, Stardust; videogiochi come la serie The Sims, e altri progetti interessanti come la missione Principia dell’Agenzia Spaziale Europea. Le cose che ci hanno colpito del suo lavoro sono state la componente fortemente melodica e la scelta di strumentazioni spesso uniche. Sapevamo che, per raccontare adeguatamente la storia di Jin Sakai e della gente di Tsushima, avevamo bisogno di una colonna sonora particolarmente melodica ed emotiva: Ilan ci è sembrata la scelta più naturale. Non appena gli abbiamo chiesto di occuparsi delle melodie e dei temi musicali che accompagnano i personaggi, si è immediatamente immerso nello studio degli strumenti e delle scale tradizionali giapponesi.

Per farvi conoscere meglio il suo lavoro, abbiamo deciso di invitarlo a parlarci del processo creativo della composizione per Ghost:

Sin dal primissimo incontro, ho capito che Ghost sarebbe stato incentrato su un viaggio emotivo molto importante. La creatività dei team di Sucker Punch e PlayStation si è rivelata davvero stimolante, tanto che ho capito da subito che avrei adorato lavorare a questo gioco.

Il tema musicale di Jin, “The Way of the Ghost,” è stato uno dei primi pezzi che ho scritto. Di solito, le produzioni sono pronte per la musica dopo che tutti hanno lavorato al gioco. Per quanto si possa avere chiara la storia, ci vuole sempre del tempo per coglierne appieno l’essenza e apprezzare in toto la profondità di una storia e dei personaggi ben scritti. Mentre alcune delle mie prime composizioni hanno continuato a evolversi, questo tema è rimasto immutato. Si basa sulla percezione di Jin da parte della gente di Tsushima. È il loro eroe: forte, infallibile, fonte d’ispirazione e speranza. Ciò che mi ha davvero colpito di Jin, però, è il suo conflitto interiore. Per salvare la sua terra e la gente che ama, deve andare contro tutto ciò in cui gli è sempre stato detto di credere, infrangendo il codice dei samurai. Nel corso del gioco, Jin vivrà un profondo conflitto emotivo ed è proprio questo, più di ogni altra cosa, ad avermi spinto a partecipare a Ghost.

L’ambientazione storica è affascinante. Ho iniziato a studiare l’antica musica giapponese, le canzoni tradizionali, la musica di corte, la musica sacra, i taiko, così come le diverse scale pentatoniche della musica giapponese. È un mondo vastissimo da esplorare e davvero ricco. Per la colonna sonora ho combinato canti e strumenti come lo shakuhachi, il koto, lo shamisen, i tamburi taiko e il biwa, la mia scoperta preferita. Il biwa è uno strumento suonato dai samurai, la cui arte ormai è quasi andata perduta: sono pochissimi i suonatori rimasti al mondo! Per fortuna, sono riuscito a trovarne uno per coinvolgerlo nelle musiche di Ghost. È un suono davvero speciale ed è possibile sentirlo in “The Heart of the Jito”.

Volevo ricreare un’atmosfera emotiva che non solo sostenesse la storia e i ritmi d’azione del gioco, ma che coinvolgesse anche i giocatori nel cuore e nello spirito del percorso emotivo di Jin.

Ensemble di taiko – Fotografia di Peter Scaturro

Per quanto riguarda Shigeru Umebayashi, la lista dei suoi lavori è troppo vasta da elencare, ma tra le sue opere più importanti vale la pena ricordare La foresta dei pugnali volanti, True Legend e The Grandmaster. Nell’ispirarci alle precedenti produzioni di Ume, ciò che ci ha colpito è stata la capacità di richiamare subito una determinata ambientazione. La sua musica ha contribuito a farci viaggiare nel tempo e dall’altra parte del globo. È stata un’esperienza magica e volevamo che fosse lui ad aiutarci nella realizzazione di un’ambientazione sonora per il nostro mondo di gioco. Abbiamo chiesto a Ume di realizzare alcuni temi musicali ispirati alle bellezze naturali del mondo che stavamo realizzando. È riuscito a scavare nell’arco emotivo del mondo di gioco, sviluppando una serie di temi musicali incentrati sulle parole chiave relative all’esperienza di Jin: tranquillità, occupazione, esilio, persecuzione e santuario.

Per approfondire ulteriormente il suo approccio all’ambientazione musicale di questo vastissimo mondo, lascio la parola a Ume in persona:

Sono nato a Kita-Kyushu, una città molto vicina all’isola di Tsushima.  Ciononostante, non ci sono mai stato di persona e non conoscevo a fondo la storia di Tsushima prima di lavorare a questo gioco. Penso che la partecipazione a questo progetto sia una grande opportunità per visitarla.

Nel comporre la musica per il gioco mi sono lasciato ispirare dalla natura, dal clima, dalla vita tradizionale del Giappone e dalla sua musica caratteristica. Le mie produzioni includono diversi strumenti della tradizione giapponese come gli shakuhachi, i koto e i taiko.  Ma gli strumenti non servono a nulla senza qualcuno che li suoni.  Ritengo che i musicisti siano una proiezione indispensabile della mia persona.  Loro danno vita alla musica che immagino e che desidero narrare, trasmettendola agli ascoltatori.  Senza questa collaborazione, sarei solo un musicista di strada a cui nessuno presterebbe attenzione.   

Spero che quando i giocatori ascolteranno la colonna sonora del gioco riusciranno a percepire i cuori della gente di Tsushima, di chi ama la propria terra, vivendo delle ricchezze offerte dalla natura, e i cuori dei guerrieri che seguono la via del samurai armati delle loro katane.

Sessione di registrazione presso gli Abbey Road Studios – Fotografia di Peter Scaturro

La fase di registrazione è stata un processo su scala globale, realizzatosi con la collaborazione dei compositori e delle divisioni musicali di Sucker Punch e PlayStation. Abbiamo registrato corde e ottoni a Londra presso gli Abbey Road e gli Air Studios, oltre agli assoli di alcuni strumenti tradizionali giapponesi come koto e shakuhachi. Abbiamo registrato altri assoli di strumenti tradizionali, come shamisen, percussioni, shakuhachi ed ensemble di taiko a Tokio, oltre ai cori di alcuni monaci buddisti dei templi Honjyuji e Myounji. A Los Angeles, abbiamo avuto la fortuna di collaborare con il talentuoso e famoso musicista tuvan Radik Tyulyush, che ha registrato i canti e gli strumenti tradizionali mongoli. Inoltre, Osamu Kitajima ci ha aiutato nella registrazione degli assoli di altri strumenti giapponesi come il biwa.

Shamisen, Sound City, Tokyo Fotografia di Peter Scaturro

L’ultima fase ha richiesto il lavoro dei nostri maghi del comparto musicale, che si sono occupati di sezionare la colonna sonora in più spezzoni su vari livelli, in modo da implementarli nel nostro sistema musicale per poterne gestire la riproduzione durante il gioco in base alla difficoltà, all’intensità e alle azioni dei giocatori.

Il risultato finale è una fantastica colonna sonora evocativa che dona vita alla Tsushima del XIII secolo e al difficoltoso viaggio di Jin, che da samurai diventerà lo Spettro. Ascoltate i brevi estratti qui di seguito: non vediamo l’ora di condividere con voi l’intera colonna sonora e il gioco completo il 17 luglio.

La colonna sonora ufficiale del gioco sarà pubblicata il 17 luglio su tutte le piattaforme digitali e in copia fisica (set di 2 CD) da Milan Records. È possibile effettuare il pre-ordine da qui. Preordinando la versione digitale sarà possibile scaricare immediatamente la traccia “The Way of the Ghost (feat. Clare Uchima).” È in programma anche un’edizione in vinile.

Grazie per la lettura e l’ascolto. Speriamo di condividere ulteriori emozionanti dettagli sulle musiche di Ghost of Tsushima in futuro!

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