Intervista inFamous 2

Dopo la conferenza stampa SCEE al gamescom, James Gallagher ha incontrato Bruce Oberg, co-fondatore della Sucker Punch Productions e capo dello sviluppo di inFAMOUS 2; ecco a voi la traduzione dell’intervista.

Da quanto ho visto, sembra che abbiate lavorato molto sulla grafica del gioco. E’ un aspetto al quale avete dedicato particolare attenzione?

Abbiamo cercato di non trascurare nessun aspetto del gioco e nello sviluppo grafico siamo stati aiutati da un anno di esperienza in più su Playstation 3. Ora siamo in grado di sfruttare maggiormente i processori cell di quando abbiamo completato il primo inFamous, e possiamo quindi avere più personaggi sullo schermo, sfumature più complesse e immagini con un numero molto superiore di piani sovrapposti.

Fondamentalmente significa che siamo in grado di aumentare la complessità della grafica e il numero di oggetti fracassabili che si vedono sullo schermo. I personaggi, in particolare, hanno un aspetto decisamente migliore perché abbiamo imparato a implementare effetti come il riverbero di luce sotto la pelle che fa una gran differenza. Stiamo anche usando il motion capture per la prima volta per creare animazioni, il che da al movimento un’apparenza più forte e viscerale. L’effetto di insieme è molto bello!

Quanta collaborazione c’è stata con studi come Naughty Dog e Insomniac Games su questo progetto?

Ci siamo sempre sentiti come un fratello piccolo rispetto ai ragazzi che hai menzionato; loro sono laggiù in California e così non ci vediamo spesso, ma di tanto in tanto li chiameremo se incontriamo dei problemi qui o lì perché sono davvero in gamba.
Siamo veramente lusingati nel venire accostati a questi due team.

La moralità era al cuore della storia di inFamous e ho sempre pensato che l’obiettivo massimo per questo tipo di giochi sta nel cogliere le sfumature di grigio della personalità che sta nel mezzo. Sei d’accordo?

La moralità non è mai stata il nostro punto di partenza per inFamous; è stato piuttosto ‘cosa faresti se all’improvviso ti fossero dati superpoteri’ e penso che la scelta karmica ha un grande ruolo in questo. Cosa faresti? Non è naturale dare a qualcuno questo potere e poi aspettarsti che sia un eroe.

Le persone hanno risposto molto bene alle scelte di fronte alle quali le abbiamo poste, e faremo ancora di più in inFamous 2, ma penso che le scelte diverranno ancora più difficili, portando il giocatore più in là sul sentiero del bene o del male. Vogliamo che tutti abbiano ben chiaro che tipo di scelta stanno facendo.

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Che tipo di sfida propone dal punto di vista della trama questo tipo di narrativa incentrata su strade che si biforcano?

Una sfida molto impegnativa. Bisogna pensare alla storia come un albero talmente ramificato da rendere proibitivo il compito di creare tutti i contenuti. In inFamous c’erano essenzialmente due finali e potremmo ampliare un po’ questo aspetto, ma noi ci siamo concentrati soprattutto sul modo in cui lo sviluppo del gioco si modifica in conseguenza di determinate scelte.

Cosa ha ispirato la nuova ambientazione di New Morais?

Prima di tutto volevamo un posto che offrisse un panorama più variato rispetto ad una città esistente. New Morais echeggia New Orleans e altre città del Sud, ma ha anche un pizzico di Atlanta. Volevamo un clima caldo e umido e zone differenti come un’area moderna, un quartiere francese, una palude e vari tipi di luoghi degradati. Ci fornisce un ‘giungla-palestra’ molto più differenziata da esplorare.

Come sono i nuovi poteri?

Abbiamo mostrato il Vortice Ionico all’E3, un tornado generato dall’elettricità statica dall’enorme potenziale distruttivo. Dovete tenere presente che Cole non è più un principiante come era all’inizio di inFamous. Ha già molti poteri, e gliene daremo ancora di più, ma ha anche un maggiore senso di limitazione perché deve considerare il danno che può causare alla città usando i poteri di livello superiore.

In che modo il sequel sorprenderà quelli come me cha hanno giocato MOLTO ad inFamous?